Bruxelles, weekend d’arte e cultura nell’anno di Magritte
Due o tre giorni a spasso tra arte e cultura nella capitale belga, che dedica al grande artista del Surrealismo un omaggio a 50 anni dalla sua scomparsa
Nuvole, bombette, oggetti fluttuanti. Se amate l’universo surreale del pittore belga più famoso di tutti i tempi, René Magritte,
questo è l’anno migliore per fare un salto “a casa sua” per rendergli
omaggio. L’anniversario – il cinquantesimo – della sua scomparsa (15
agosto 1967) ha messo in moto una grande macchina di eventi. Musei e
centri culturali di Bruxelles hanno creato un marchio comune denominato L’Anno di Magritte
e stanno dando vita a una ricca serie di mostre, conferenze,
incontri. Ecco cosa si sta facendo per far conoscere le meraviglie che
il più grande esponente del Surrealismo ci ha lasciato, e per celebrare
il suo genio.
È l’Atomium ,
il simbolo per eccellenza di Bruxelles, il luogo da cui parte il tour
sulle tracce di Magritte. Il celebre monumento in acciaio, costruito in
occasione dell’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958, è sede fino al 10 settembre 2018 del percorso L’Atomium incontra il Surrealismo. Attraverso scenografie e tecnologie innovative, sono messe in scena alcune celebri opere del maestro belga, tra cui Gli amanti (1928), Doppio Segreto (1927) e Il figlio dell’uomo
(1964), che consentono al pubblico di immergersi completamente nel suo
enigmatico universo. Si tratta di un percorso durante il quale il
visitatore ha accesso completo -visivo, tattile e uditivo- al mondo
concettuale dell’artista, completato dalla presenza di proiezioni e
citazioni di Magritte sulla sua arte e sul Surrealismo.
Seguendo il fil rouge dei luoghi dedicati al pittore, si fa tappa al Musée Magritte, un concentrato di opere dell’artista che apre al pubblico due grandi mostre, visibili 7 giorni su 7, a partire dal 13 ottobre. La prima, intitolata “Magritte e l’arte contemporanea”,
riunisce lavori di alcuni artisti da George Condo a Gavin Turk, da
David Altmejd a Sean Landers, che, dagli Anni 80, si sono lasciati
ispirare dalla période vache del surrealista del 1948. La seconda mostra, invece, “Magritte e Marcel Lecomte”,
si sofferma sul rapporto di stima e amicizia che il pittore intrecciò
con il poeta surrealista, attraverso lettere e materiali d’archivio
esposti per la prima volta. Nelle sale del museo vale la pena
soffermarsi, infine, anche ad ammirare le bozze dell’affresco per il
soffitto a cupola del Théâtre Royal des Galeries prima
di andare a vederlo dal vivo. Realizzata dal pittore nel 1951 nel corso
di lavori di ristrutturazione dell’edificio, l’opera raffigura un cielo
di un azzurro irrealistico punteggiato da nuvole bianche.
Qualunque sia il periodo dell’anno in cui decidiate di recarvi qua, la capitale belga non delude mai. Magritte a parte, Bruxelles
è in realtà una città ricca di cose da vedere e da fare, dove ogni mese
si tengono festival ed eventi che coinvolgono l’intera cittadina e
anche i suoi visitatori.
La capitale belga è una fucina di novità, centri d’arte contemporanea e musei unici al mondo. Come la Casa della Storia d’Europa, il museo inaugurato lo scorso maggio nell’oasi verde del Leopold Parc, nelle sale del novecentesco Palazzo Eastman, dove è offerta ai visitatori una panoramica della storia europea. Anche i nuovi spazi per la creatività sono tanti.Sempre in primavera ha aperto i battenti il centro MAD, uno spazio polivalente di lavoro per diffondere progetti legati alla moda e al design belgi. Mentre gli Chateaux d’Eau, ex cisterne ottocentesche nel cuore del Bois de La Cambre, uno dei tanti polmoni verdi della città, invece, ospitano oggi lo studio e le produzioni del designer Alain Bertau. L’ultimissima novità in fatto di arte a Bruxelles sarà una gigantesca hub che verrà realizzata il prossimo autunno all’interno di un’ex fabbrica di carta nei pressi dell’aeroporto di Bruxelles e che ospiterà atelier di artigiani, spazi espositivi, uno studio di registrazione e un ristorante. A dimostrazione del fatto che Bruxelles non si arresta un attimo.
Nonostante tutte queste novità, ci sono tappe classiche in città che vale la pena riscoprire durante ogni viaggio a Bruxelles. Tra tutte la Grand Place, la piazza gotica più affascinante del Belgio, su cui affacciano i principali edifici della capitale e da cui si dipanano come arterie le vie più caratteristiche del centro storico ricolme di antiche birrerie e cioccolaterie, dove è impossibile non fare una sosta di gusto anche in questo weekend dedicato all’arte e, in particolare, a Magritte. Per non disperdere la tradizione, Bruxelles l’anno scorso ha presentato la domanda di inserimento della birra belga tra i patrimoni dell’umanità. E indovinate un po’? L’Unesco ha risposto positivamente. E se vi state domandando cosa c’entri la birra con Magritte, sappiate che c’entra, eccome: il Museo Magritte in collaborazione con la Brasserie de la Senne ha ideato una birra al 100 per 100 surrealista, in cui le caratteristiche del colore, luminosità e schiuma sono state create per far emergere lo spirito della pittura di Magritte. Prodotta in edizione limitata, la birra Magritte sarà disponibile esclusivamente presso il Bar del museo e nei negozi dei Musei Reali delle Belle Arti del Belgio. Cosa c’è di meglio che gustare la tradizione con “un sorso” di modernità?