martedì 31 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - VACANZE E SHOPPING INIZIO SALDI


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Si avvicina il Natale e le vetrine sono sempre più attraenti e viagginado nelle città d'Italia ed Europa cresce la voglia di fare acquisti, ma anche di risparmiare.
Ecco qui le date di inizio dei saldi nelle maggiore città in modo da poter programmare una vacanza per tempo.


5 GENNAIO 2018 inizio saldi ITALIA


26 DICEMBRE 2017 inizio saldi LONDRA -  Boxing day, giorno in cui i negozi aprono con prezzi ribassati dopo i bagordi natalizi

 

6 GENNAIO 2018 inizio  saldi SPAGNA






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(PADOVA)




PARTIRIPARTI - GARDA CON GUSTO

Garda con Gusto, 3 - 5 Novembre 2017

 

Tre giorni full immersion tra tradizione e innovazione per assaporare le eccellenze enogastronomiche del Garda e del Trentino.

La vetrina del Garda Trentino dove la Carne Salada, protagonista, si mette in mostra con gli altri attori locali: dall'olio extravergine d'oliva al broccolo di Torbole, dal pesce di Lago alle verdure della Val di Gresta, dalle birre ai vini, dal caffè ai dolci.

Produttori, ristoratori e chef uniti nel racconto dell'arte culinaria di un luogo magico, il suo romantico lago, le affascinanti montagne sullo sfondo.

Fulcro della tre giorni è il villaggio del gusto allestito all’interno del Palameeting, le cui casette sono animate dai produttori di carne salada marchio De.Co. Coop Alto Garda e Ledro, Macelleria Bertoldi, Macelleria Cis, Pregis, dalla Troticoltura Armanini e dal Panificio e Pasticceria Tecchiolli per una golosa offerta di dolci.

In ogni casetta degustazioni di tre piatti che hanno come star le eccellenze del territorio: la carne salada, l’olio extravergine d’oliva del Garda, il pesce di lago e dei torrenti trentini, il pane e i dolci realizzati con le farine delle zona, il Broccolo di Torbole, le verdure della Val di Gresta, le susine di Dro e i maroni di Pranzo - Nago – Drena - Campi. Anticipa il tutto un aperitivo proposto dalla Scuola Alberghiera di Riva del Garda. I piatti sono accompagnati da selezionati vini e birre artigianali, per una degustazione che si concluderà con il fragrante aroma del caffè Omkafè.

Novità di questa edizione è il mercato gourmet. Nell’adiacente Palavela, i produttori trentini espongono le proprie chicche: occasione per scoprire, conoscere e acquistarne i prodotti.

Nella piazza del villaggio, si alternano show cooking di famosi chef, talk show con giornalisti e food blogger, incontri ed interviste a operatori ed esperti del settore: momenti ideali per incontrare la cultura, le tradizioni, i sapori e i saperi dell’Alto Garda e del Trentino. Il tutto seguito e raccontato in diretta da Radio Dolomiti.

A conclusione delle serate di Garda con Gusto anche intrattenimento musicale, risate ed emozioni.

 

giovedì 26 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - BELFAST

Belfast: cosa fare e vedere nella città dov’è scoppiata la pace

 

Sopravvissuta a quasi tre decadi di conflitti e divisioni, Belfast emerge ora dalla sua crisalide con una rinnovata freschezza e dinamismo. Carica della sua storia e allo stesso tempo proiettata nel futuro, Belfast è una emozionante giustapposizione di vecchio e nuovo. Passeggiate lungo il fiume Lagan e visitate il luogo in cui nacque lo sfortunato Titanic, o ammirate i famosi murales politici dalla visuale di un taxi nero. Oppure, fate un salto nel passato con una sessione di musica tradizionale in uno dei tipici e perfettamente conservati vecchi pub della città.  




Dove mangiare

Belfast vanta una vasta gamma di ristoranti per tutti I gusti e tutte le tasche, oltre a due dei migliori in Irlanda. Il grande investimento in ristoranti e hotel ha richiamato in città giovani chef di talento che hanno prestato la loro energia innovatrice alla scena della ristorazione di Belfast. Nuovi locali di alta qualità stanno facendo la loro comparsa in tutto il quartiere.


Bar e vita notturna

Belfast pullula di nuovi bar tanto quanto di pub nello stile tradizionale, molti dei quali offrono sessioni di musica tradizionale diverse sere a settimana, così come notti di DJ durante il weekend. I pub chiudono intorno alle 23.30. La vita notturna di Belfast sta fiorendo! La scena dei club è vibrante e musica di alta qualità può essere ascoltata in molti locali della città. L’attività notturna anima il sud del centro intorno al Golden Mile, Queen’s Quarter e Lisburn Road.
 

Come Arrivare

Aeroporto

L’Aeroporto Internazionale di Belfast si trova a circa 20 minuti dal centro della città. Un servizio di bus collega la città con l’aeroporto con una frequenza di uno ogni 20 minuti tra le 0530 e le 2330 e lascia i passeggeri nella Stazione di autobus e treni di Glengall Street, nel centro della città. Il costo di una corsa singola è £7, quello di andata e ritorno £10. Appena usciti dai terminali, sono disponibili taxi, che vi costeranno approssimatamente £25 fino al centro. Servizi di noleggio auto sono disponibili all’interno dell’edificio. 

 

Traffico Locale

Metro è il servizio bus di Belfast. Le destinazioni sono elencate e numerate nella parte anteriore di tutti i veicoli Metro. Il servizio generalmente ha inizio e finisce vicino al Municipio.I biglietti possono essere acquistati con monete dal conducente al momento della partenza. Biglietti Smartlink Multi-viaggio e tessere viaggio possono essere acquistate in qualsiasi negozio che mostri il marchio Metro o nel chiosco Metro in Donegall Square West. Il prezzo è di £1-£1.60 e un biglietto giornaliero costa tra £3.50/£2.50. Metro offre anche un servizio notturno nella fascia oraria 0100 and 0200, al prezzo di £3.50.

Taxi

Taxi disponibili dall’aeroporto e anche su richiesta, 24h su 24.

 

martedì 24 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - FESTA DELLA CASTAGNA DI SAN DONATO

27^ Festa della Castagna di San Donato di Ninea (CS)

Dal 3 al 5 Novembre

 

La tradizionale Festa d'Autunno di San Donato di Ninea giunta oramai alla XXVII edizione, partita come Sagra della castagna nel 1990, si è andata man mano evolvendo e migliorando diventando un evento culturale non solo locale ma nazionale, la stessa rappresenta ormai il fiore all'occhiello della comunità sandonatese e con le sue numerose sfaccettature riesce a calamitare migliaia di visitatori che attraverso le varie degustazioni, gli incontri culturali, i momenti di festa e l'immersione nella natura del Parco del Pollino la considerano un appuntamento da non perdere in modo assoluto.

Così il centro storico per tre giorni sarà un unico grande stand. Percorsi enogastronomici che si arricchiscono di anno di anno, degustazioni di prodotti tipici locali e della civiltà contadina, e soprattutto le immancabili e fragranti “caldarroste”a fare da cornice al tutto. Senza dimenticare che, come ormai tradizione consolidata, nei tre giorni botteghe, bassi portoni, androni si apriranno ai visitatori per offrire loro la degustazione dei prodotti della terra. Tante castagne da assaporare e da portare a casa ma anche funghi, vino, olio, pane, miele, salumi, formaggi tipici di San Donato e quant’altro ancora. Mostre, folklore, convegni e tavole rotonde, cortei storici, per un mix di rivalutazione delle tradizioni, fruizione dei beni ambientali e storici, riflessione e divertimento che hanno sempre lasciato il segno.

Con questa tradizionale festa San Donato vuole far conoscere le sue peculiarità - che non sono solo la bontà delle castagne o prodotti tipici - e riscoprire l'inevitabile ospitalità e tutto ciò che è incastonato nei monti del Parco Nazionale del Pollino. Allora non resta altro che fa programmare il weekend della prima settimana di novembre e venire a San Donato. Dove sarete i benvenuti per gustare tutto d'un fiato l'appuntamento che catalizzerà l'interesse di tanti visitatori.


PARTIRIPARTI - CONTRATTO ASSICURAZIONE VIAGGI


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L'assicurazione viaggi è una polizza che copre eventuali danni in caso di inconvenienti.
Durante il viaggio possono insorgere dei problemi che un contratto di assicurazione può sollevare il cliente da una vacanza rovinata.


Ti consigliamo sempre di stipulare un contratto di assicurazione per la tua vacanza.









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lunedì 23 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - SPECIALE HALLOWEEN

Speciale Halloween: tutti gli eventi in Italia per la festa più spettrale dell'anno 

 

Trekkingurbano


Lunedì 31 ottobre trentuno città (da nord a sud, isole comprese), capeggiate da Siena, dove questo nuovo turismo è nato nel 2002, organizzeranno itinerari culturali e divertenti Quest'anno il tema "Trekking tricolore – Le prime tracce del nostro passato italiano. Storie, luoghi e monumenti successivi alla metà dell'Ottocento" condurrà i partecipanti a scoprire i luoghi e i personaggi che hanno contribuito a costruire l'Italia Tricolore. Ogni amministrazione comunale ha preparato un itinerario all'insegna della scoperta facendo leva sulla storia e sui monumenti, simbolo delle tracce del nostro passato e protagonisti dell'Unità d'Italia. Con il Trekking Urbano di Siena anche i più piccoli riscoprono il Risorgimento. La "Città del Palio", lunedì 31 ottobre, per questa nuova edizione del turismo lento, presenta un percorso slow anche per i bambini. Lungo il tragitto non mancheranno divertimento e tanta animazione, con gustose soste piene di biscotti e latte, e laboratori a tema risorgimentale.

Corinaldo (AN)


Halloween si avvicina e a Corinaldo fervono i preparativi per l'edizione de: "La Festa delle Streghe", una rassegna di spettacoli a tema, artisti di strada, gruppi di animazione, taverne con piatti tipici della cucina marchigiana, giochi pirotecnici, fantastiche scenografie e centinaia di zucche illuminate, trasporteranno i partecipanti in un mondo magico e fantastico.
E poi ancora il tunnel della paura, le cento scale illuminate dalle fiaccole, effetti pirotecnici con musica di sottofondo, le mura e la torre dello scorticatore, la casa delle trasformazioni (con truccatori a disposizione del pubblico), l'antro delle streghe, e le immancabili parate dei piccoli mostri, con i bambini che si travestono per passare di casa in casa a reclamare "dolcetto o scherzetto?" Informazioni: 071/679047 sito web: festa delle streghe

Rocca di Sanvitale – Fontanellato (PR)


Cosa ne direste di trascorrere la stregata notte di Halloween in un castello incantato, con tanto di animazione a tema, se avete più di 14 anni? E se invece volete far divertire i più piccoli, dai 5 anni in su, il mistero che racchiude un antico maniero diventerà per loro un mondo di creature magiche da conoscere ed un labirinto di stanze da esplorare. Ecco allora due proposte:
per adulti e ragazzi: Fiabe Horror! Gothic Halloween al Castello di Fontanellato. Lunedì 31 ottobre 2011 dalle 20.30; per bambini: Il Mondo Segreto di Halloween oltre il fossato. Visita Magica con Animazione - Fiabe di Halloween al Castello di Fontanellato dalle 15 di Domenica 30 ottobre 2011 Sito web: Fontanellato turismo

Castello di Bardi – Parma


Rintocchi fatali che segnano l'inizio di una lunga notte di paura: questa è Halloween Bardi Night, in programma domenica 30 e lunedì 31 ottobre 2011 fino alle 24 nella Fortezza di Bardi (Parma) e quest'anno avrà un carattere ancora più inquietante e spettrale perché alla scenografia del castello si aggiunge quella di un cantiere, tra transenne ferruginose, strani cigolii, corde appese e carrucole apparentemente immobili. Dagli scavi effettuati per il restauro delle antiche e possenti mura è infatti emersa un'inquietante apertura, del tutto inattesa: Si entra a gruppi e ad orari intervallati, accompagnati da una guida. Per la prenotazione, obbligatoria, consultare i siti www.castellodibardi.it e www.castellodibardi.com - Informazioni: 333.2362839

Comacchio (FE)


È giunta alla sesta edizione la festa denominata Halloween Sgarabusen di scena a Comacchio (FE) nelle giornate del 25, 26 e 31 Ottobre prossimi. Saranno difatti trasformati gli androni e le piccole viuzze di Comacchio per fare posto a scenografie e a richiami "orrendi", di sicuro impatto emotivo, Molti gli stand gastronomici che proporranno pietanze a tema a sapori della migliore tradizione locale. Il mondo dei cartoni animati sarà per una volta visibile in città con personaggi in carne ed ossa in un percorso che, se completato, genererà nuovi maghi e streghe diplomate con tanto di attestato di frequentazione all'accademia della magia. Sito web: Comacchio

Riolo Terme (RA)


Sulle colline delle Terre di Faenza, nella città di Riolo Terme (Ra), la festa di Halloween ripropone i riti, le maschere, il mangiare rituale, i fuochi e la cultura della Romagna di un tempo molto antico.
Per far rivivere questa antica ed affascinante realtà, a Riolo Terme è in programma il capodanno celtico, la festa di Samhain che si terrà Lunedì 31 ottobre 2011. Sito web: Terre di Faenza


Triora (IM)





Nel paese delle streghe, sabato 22 e domenica 23 ottobre Triora ospiterà la quarta edizione di Bimbo Halloween, organizzata come ogni anno dall'Hotel Colomba d'Oro e patrocinata dal Comune di Triora.
La manifestazione, dedicata particolarmente ai più piccoli e alle famiglie quest'anno si avvale della collaborazione artistica e organizzativa del Teatro dei Mille Colori, di Sanremo, che da anni si occupa della produzione e della realizzazione di spettacoli dedicati ai ragazzi e al teatro di strada.

Minitalia Leolandia Park


Tutti i week end di ottobre e il 1 novembre, tutti i visitatori che giungeranno a Minitalia Leolandia Park si troveranno di fronte ad un allestimento scenografico che li lascerà senza fiato. Zucche, balle di fieno, caramelle, e poi ancora streghe sbadate, pipistrelli, vampiri che si aggireranno beffeggiando i visitatori di tutte le età, con classico il leit motive, "Dolcetto o Scherzetto?". La festa sarà tutta a HalLEOween Town, nel cuore del villaggio in stile Far West del Parco. Una ragnatela di oltre 10 metri di altezza decorerà la Ruota dei Pionieri e una fitta coltre di nebbia separerà i poveri sventurati da un mondo popolato di streghe, fantasmi con la ridarella, spaventapasseri coloratissimi e zucche sorridenti.
A completamento di questo tour stregato tra gli eventi che animeranno le nostre città in occasione della festa di Halloween, vi segnaliamo che il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha in programma divertenti manifestazioni in tre delle sue proprietà: al Castello della Manta a Manta (CN), al Castello di Masino a Caravino (TO) e al Castello di Avio a Sabbionara d'Avio (TN) verranno infatti organizzati speciali eventi all'insegna del brivido che regaleranno ai visitatori la possibilità di scoprire questi bellissimi manieri in un'atmosfera insolita.

giovedì 19 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - ROERO

Roero: tour del gusto da Alba a Canale, tra tartufi e Arneis

Non solo la Fiera del tartufo, la "grande abbuffata" la si fa su e giù per le suggestive colline piemontesi, tra vigneti prestigiosi, giovani chef stellati e paesaggi che profumano di tradizione


Non solo Alba, però: il fermento di sapori ha contagiato tutto il territorio di Langhe e Roero. Le dolci colline tappezzate dai filari e dai noccioleti, tanto care a Cesare Pavese, con le strade di campagna che si perdono nei rossi e nei gialli dell’autunno, attraversano vecchi borghi e toccano antichi castelli, regalano paesaggi unici, protetti dall’Unesco. Sono un caso di successo: dopo un ottimo 2016, che ha visto un +9,6% di arrivi e un +7,4% di presenze, anche luglio scorso ha segnato un 15% in più delle presenze rispetto all’anno precedente.

E sono tante le novità. Come il nuovo shop dell’Enoteca del Roero, a Canale, che ha aperto il 15 ottobre nel complesso edilizio dell’Asilo Infantile Regina Margherita, risalente al secolo scorso. “Il nuovo shop sfrutta le alte volte con una balconata che ricorda le grandi biblioteche del passato – spiega Pier Paolo Guelfo, presidente dell’enoteca – È un rimando alla natura del vino, che come un libro racconta le storie di tante famiglie, con le fatiche e i successi”. Oltre allo shop, dove acquistare le bottiglie di Arneis, Favorita, Roero, Nebbiolo o Birbèt, l’enoteca ospita strutture espositive, la cantina dove si conservano i vini, le sale conferenze e degustazione. In più, la grande cucina: sotto, la più informale (e economica) Osteria, con piatti della tradizione e vini al bicchiere, sopra quella stellata del Ristorante, con stanze eleganti sui toni del bianco e nero. Alla guida c’è Davide Palluda, capace di ribaltare la tradizione sabauda con mano giocosa, dai “panini” di meringa salata ripieni di ovuli e carne cruda al Piccione in crosta di tartufo nero.

I cambiamenti toccano anche gli indirizzi blasonati. Tra questi, il suggestivo Castello di Guarene, Relais & Châteaux che fu la residenza di Carlo Giacinto Roero, signore del luogo. Dietro la facciata dello Juvarra si aprono ambienti lussuosi e un ristorante che dalla scorsa primavera è guidato da Gabriele Boffa, classe 1987. Il menu combina le ricette piemontesi a tocchi sudamericani (Boffa ha lavorato in Messico e Brasile), come nel Ceviche all’italiana.
È un tripudio di barocco, con stucchi e affreschi del ‘700, anche la sala che da un paio di anni ospita Da Francesco a Cherasco, premiato dalle ultime stelle Michelin. Francesco Oberto, poco più che trentenne, propone ricette ripensate, come la Tartare di gamberi rossi, spuma di Roccaverano e i Plin d’anatra, burro agli agrumi, semi di lino tostati.

I piatti di Francesco Oberto si possono assaggiare anche al Relais Unico, inaugurato a giugno a San Giovanni di Cherasco. Come dice il nome, si offre a un unico cliente che può godersi il lusso di un castello tutto per sé (o per un gruppo di amici). Certo, i prezzi sono per pochi: 3.000 euro nei week end, 500 al giorno (per suite) in settimana. Ma l’atmosfera “reale” è garantita: dalla vista sulla distesa di prati e colline che corre fino alle Alpi agli arredi con mobili antichi e oggetti d’arte, fino  ai tanti servizi, dal maggiordomo all’arrivo in mongolfiera. Il progetto è di “A group”, società turistica cuneese impegnata da 20 anni sul territorio, che ha riportato in vita il piccolo maniero documentato già nel 901. Dentro, solo due suite chiamate come il paesaggio su cui si affacciano, Alpi e Langhe.
Rimanendo in cucina, è giovane pure un’altra delle nuove stelle scese in Piemonte con l’ultima Guida Michelin. È il trentunenne Michelangelo Mammoliti, che però già vanta un passato con Ducasse, Marchesi, Gagnaire. L’ha guadagnata alla Madernassa, villetta a Guarene che fu un’osteria e oggi ha 6 camere, una spa e una bella piscina. Gli ingredienti sono i prodotti della terra e dell’orto, ma anche radici dimenticate, fiori, erbe selvatiche, lavorati in modo nuovo, con tocchi d’oriente. Qualche esempio? I Ni plin ni agnulot, sorta di caramelle di ricotta di pecora con emulsione di crescione e cannella o il Tokyo-Guarene, filetto di fassona marinato al miso e servito con uno jus di alga kombu. Si è aperta una nuova avventura anche per Andrea Ribaldone, che dallo stellato La Fermata di Alessandria è passato all’Osteria Arborina. È all’Arborina Relais, boutique hotel a La Morra: moderno ma non freddo, gode di uno splendido affaccio sulle colline del Barolo. Da provare i piatti che hanno reso famoso lo chef: Agnolotti in due servizi, dove i classici agnolotti sono serviti su una cupola di ghiaccio tritato, o gli Spaghetti Milano, nato con Expo Milano 2015, dove lo spaghettone è mantecato con un risotto alla milanese, ma stracotto.

Dopo gli assaggi, c’è voglia di mettersi alla prova ai fornelli in prima persona? Tra queste colline si può. Si chiama Terra ed è la scuola di cucina aperta da un paio d’anni nel castello di Roddi. Seicento metri quadri con 14 postazioni e lezioni in italiano, francese e inglese rivolte a tutti, professionisti e no. Per cimentarsi con ricette della tradizione e i prodotti del territorio, in primis il prezioso tartufo.

martedì 17 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - FESTA DEL SALAME DI CREMONA

FESTA DEL SALAME DI CREMONA

La Festa del Salame debutta nel centro storico di Cremona: un grande evento gastronomico-culturale in cui i migliori produttori di salame e di prodotti affini di tutta Italia presentano le proprie prelibatezze.

 

La Festa del Salame debutta dal 20 al 22 ottobre 2017 nel centro storico di Cremona: un grande evento gastronomico-culturale in cui i migliori produttori di salame e di prodotti affini di tutta Italia presentano le proprie prelibatezze.
In parallelo si svolge un denso programma di iniziative che comprende spettacoli, degustazioni e convegni ispirati all’arte salumiera e alle tradizioni legate all’allevamento dei suini. Per tre giornate, dunque, la città delle tre T diventa la capitale dell’insaccato più famoso e amato al mondo.
Il salame, inoltre, è fra tutti i salumi quello che caratterizza maggiormente la cultura gastronomica delle singole regioni italiane: ingredienti, processi produttivi e tecniche di stagionatura sono, infatti, profondamente diversificati.

 

Iniziative in evidenza:

MOSTRA OMAGGIO A JACOVITTI

Dal 20 ottobre al 5 novembre presso la Sala Consulta del Palazzo Comunale di Cremona - Ingresso da Spazio Comune, P.za Stradivari 7

Il genio di Jacovitti è ormai da tempo conclamato da tutti. La semplicità grafica delle sue illustrazioni e l’umorismo paradossale delle situazioni raffigurate, sono le caratteristiche più note di uno dei più grandi fumettisti del novecento italiano. Non poteva certo mancare alla Festa del Salame l’abbinamento con Jacovitti che, tra lische e frattaglie, ha spesso inserito nelle sue vignette proprio i salami. In collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, Cremona potrà riscoprire disegni, immagini e pubblicazioni dell’autore molisano attraverso una mostra a lui dedicata e un percorso di comunicazione ideato appositamente attraverso le vetrine dei negozi di Corso Campi e Corso Garibaldi.



IL SALAME ALLA SBARRA


IL SALAME ALLA SBARRA: Processo al salame – Tra storia e leggenda. 

Ore 17.00, Cortile Federico II

Vi presentiamo un talk show dai toni divertenti e brillanti, un format originale e caratteristico, che metterà in discussione i pregi e i difetti del salame di Cremona attraverso un dibattito pubblico spettacolarizzato con protagonisti noti e competenti.
Un avvocato difensore ne tesserà le lodi, un pubblico ministero ne motiverà l’accusa, entrambi potranno contare su testimoni a favore e contrari e periti di parte nonché su un giudice che alla fine emetterà la sentenza: colpevole o innocente?
E naturalmente il SALAME di CREMONA non potrà che uscirne bene.



 

 

PARTIRIPARTI - PACCHETTO HALLOWEEN CON BAMBINI GARDALAND



VIENI DA PARTIRIPARTI  (PADOVA) E PRENOTA HALLOWEEN GARDALAND PER FAR DIVERTIRE I TUOI BAMBINI!!!!







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Gardaland si trasforma e ti aspetto  con la sua animazione, la scuola di magia e gli addobbi di Halloween.... tutto da far PAURA!!!!



Il pacchetto in Hotel include:

  • Pernottamento di una notte presso Gardaland Hotel in camera classic standard double
  • Minibar
  • Prima colazione internazionale a buffet presso il Wonder Restaurant
  • Cena a Buffet presso il Wonder Restaurant
  • Biglietto Combinato 1 GIORNO GARDALAND PARK + 1 GIORNO GARDALAND SEA LIFE AQUARIUM** (uno per ogni persona)





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giovedì 12 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - WEEKEND A BRUXELLES

Bruxelles, weekend d’arte e cultura nell’anno di Magritte

Due o tre giorni a spasso tra arte e cultura nella capitale belga, che dedica al grande artista del Surrealismo un omaggio a 50 anni dalla sua scomparsa 

Nuvole, bombette, oggetti fluttuanti. Se amate l’universo surreale del pittore belga più famoso di tutti i tempi, René Magritte, questo è l’anno migliore per fare un salto “a casa sua” per rendergli omaggio. L’anniversario – il cinquantesimo – della sua scomparsa (15 agosto 1967) ha messo in moto una grande macchina di eventi. Musei e centri culturali di Bruxelles hanno creato un marchio comune denominato L’Anno di Magritte e stanno dando vita a una ricca serie di  mostre, conferenze, incontri. Ecco cosa si sta facendo per far conoscere le meraviglie che il più grande esponente del Surrealismo ci ha lasciato, e per celebrare  il suo genio.

È l’Atomium , il simbolo per eccellenza di Bruxelles, il luogo da cui parte il tour sulle tracce di Magritte. Il celebre monumento in acciaio, costruito in occasione dell’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958, è sede fino al 10 settembre 2018 del percorso L’Atomium incontra il Surrealismo. Attraverso scenografie e tecnologie innovative, sono messe in scena alcune celebri opere del maestro belga, tra cui Gli amanti (1928), Doppio Segreto (1927) e Il figlio dell’uomo (1964), che consentono al pubblico di immergersi completamente nel suo enigmatico universo.  Si tratta di un percorso  durante il quale il visitatore ha accesso completo -visivo, tattile e uditivo- al mondo concettuale dell’artista, completato dalla presenza di proiezioni e citazioni di Magritte sulla sua arte e sul Surrealismo.

Seguendo il fil rouge dei luoghi dedicati al pittore, si fa tappa al Musée Magritte, un concentrato di opere dell’artista che apre al pubblico due grandi mostre, visibili 7 giorni su 7, a partire dal 13 ottobre. La prima, intitolata “Magritte e l’arte contemporanea”, riunisce lavori di alcuni artisti da George Condo a Gavin Turk, da David Altmejd a Sean Landers, che, dagli Anni  80, si sono lasciati ispirare dalla période vache del surrealista del 1948. La seconda mostra, invece, “Magritte e Marcel Lecomte”, si sofferma sul rapporto di stima e amicizia che il pittore intrecciò con il poeta surrealista, attraverso lettere e materiali d’archivio esposti per la prima volta. Nelle sale del museo vale la pena soffermarsi, infine, anche ad ammirare le bozze dell’affresco per il soffitto a cupola del Théâtre Royal des Galeries  prima di andare a vederlo dal vivo. Realizzata dal pittore nel 1951 nel corso di lavori di ristrutturazione dell’edificio, l’opera raffigura un cielo di un azzurro irrealistico punteggiato da nuvole bianche.

Qualunque sia il periodo dell’anno in cui decidiate di recarvi qua, la capitale belga non delude mai. Magritte a parte, Bruxelles è in realtà una città ricca di cose da vedere e da fare, dove ogni mese si tengono festival ed eventi che coinvolgono l’intera cittadina e anche i suoi visitatori.
La capitale belga è  una fucina di novità, centri d’arte contemporanea e musei unici al mondo. Come la Casa della Storia d’Europa, il museo inaugurato lo scorso maggio nell’oasi verde del Leopold Parc, nelle sale del novecentesco Palazzo Eastman, dove è offerta ai visitatori una panoramica della storia europea. Anche i nuovi spazi per la creatività sono tanti.

Sempre in primavera ha aperto i battenti il centro MAD,  uno spazio polivalente di lavoro per diffondere progetti legati alla moda e al design belgi. Mentre gli Chateaux d’Eau, ex cisterne ottocentesche nel cuore del Bois de La Cambre, uno dei tanti polmoni verdi della città, invece, ospitano oggi lo studio e le produzioni del designer Alain Bertau. L’ultimissima novità in fatto di arte a Bruxelles sarà una gigantesca hub che verrà realizzata il prossimo autunno all’interno di un’ex fabbrica di carta nei pressi dell’aeroporto di Bruxelles e che ospiterà atelier di artigiani, spazi espositivi, uno studio di registrazione e un ristorante. A dimostrazione del fatto che Bruxelles non si arresta un attimo.

Nonostante tutte queste novità, ci sono tappe classiche in città che vale la pena riscoprire durante ogni viaggio a Bruxelles. Tra tutte la Grand Place, la piazza gotica più affascinante del Belgio, su cui affacciano i principali edifici della capitale e da cui si dipanano come arterie le vie più caratteristiche del centro storico ricolme di antiche birrerie e cioccolaterie, dove è impossibile non fare una sosta di gusto anche in questo weekend dedicato all’arte e, in particolare, a Magritte. Per non disperdere la tradizione, Bruxelles l’anno scorso ha presentato la domanda di inserimento della birra belga tra i patrimoni dell’umanità. E indovinate un po’? L’Unesco ha risposto positivamente. E se vi state domandando cosa c’entri la birra con Magritte, sappiate che c’entra, eccome: il Museo Magritte in collaborazione con la Brasserie de la Senne  ha ideato una birra al 100 per 100 surrealista, in cui le caratteristiche del colore, luminosità e schiuma sono state create per far emergere lo spirito della pittura di Magritte. Prodotta in edizione limitata, la birra Magritte sarà disponibile esclusivamente presso il Bar del museo e nei negozi dei Musei Reali delle Belle Arti del Belgio. Cosa c’è di meglio che gustare la tradizione con “un sorso” di modernità?

 

martedì 10 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - TREKKING IN MAREMMA

Eremi, fenicotteri e ginestre: le sorprese di un trekking in Maremma

A piedi nella macchia mediterranea, tra animali selvatici, funghi e antiche abbazie. E dopo la camminata, relax alle terme con massaggi all'elicriso e all'olio di canapa

 

“La Toscana è bella d’autunno. Puoi camminare lungo sentieri che hanno il profumo dei funghi e delle ginestre, ascoltare le voci del vento che chiama dai poggi orlati di cipressi e di abeti, ed è tempo di vendemmia, l’uva si gonfia violetta tra i pampini fitti, i fichi pendono dolci dai rami che fremono di fringuelli e di allodole, nei boschi le foglie si accendono di giallo e di arancione bruciando il monotono verde d’estate”. Scriveva così Oriana Fallaci, nel 1979, nelle pagine di Un uomo. Una dichiarazione d’amore verso la sua terra d’origine, affascinante tutto l’anno ma soprattutto tra settembre e ottobre, quando un tiepido sole colora il paesaggio con le sfumature del giallo, del rosso e dell’arancione.
Tanti i sentieri da percorrere a piedi, seguendo il consiglio della scrittrice e giornalista toscana. In particolare in Maremma, terra caratterizzata da una natura rigogliosa che ben si presta ad essere scoperta con il trekking. Una buona base di partenza per le camminate può essere Castiglione della Pescaia, a una ventina di chilometri da Grosseto. Non solo perché è uno dei borghi medievali più affascinanti della costa toscana ma anche perché vanta un entroterra selvaggio, punteggiato qua e là da antichi ruderi ed eremi che fanno capolino in mezzo alla macchia mediterranea.

Fate e fenicotteri, antiche abbazie e specchi d’acqua

Per chi viaggia con bambini o non è molto allenato meglio iniziare con percorsi facili e pianeggianti. È lungo circa 10 chilometri, per esempio, l’itinerario che tocca Ponti di Badia, Diaccia Botrona e Casa Rossa Ximene. L’ideale, insomma, per chi ama camminare senza troppa fatica in mezzo alla natura e agli animali (la zona è prediletta dai birdwatchers). Da dove partire? In auto basta prendere la strada provinciale 3 Del Padule e arrivare in località Ponti di Badia, dove si può parcheggiare in un piccolo spiazzo sulla destra. Attraverso un ponte si arriva alla collinetta dell’Isola Clodia con i resti di una villa di epoca romana e l’Abbazia di San Pancrazio al Fango. Un luogo magico, questo, tanto da essere famoso come come “la collina delle fate”. Poi si prosegue nella Diaccia Botrona, antico lago etrusco oggi palude, camminando lungo strisce di terra circondati da specchi d’acqua, in un continuo gioco di riflessi. L’importante è fare silenzio: solo così si potranno osservare gli splendidi esemplari di uccelli che popolano l’area, dai fenicotteri ai cavalieri d’Italia fino agli aironi bianchi.
Il trekking prosegue poi verso Casa Rossa Ximenes, storica costruzione che si trova su di un ponte a tre arcate in mattoni e travertino. All’interno, oltre agli strumenti che servivano a controllare le acque di emissione del lago, c’è il Museo Multimediale con punti di osservazione sulla Diaccia Botrona, che è riserva naturale.  I visitatori possono così ammirare flora e fauna a distanza, da tre punti di vista, senza disturbare l’ecosistema. Una volta usciti, si può tornare per lo stesso percorso oppure proseguire fino al vicino Ponte Giorgini in direzione di Ponti di Badia.

Nella macchia mediterranea ad avvistare volpi e cinghiali

Decisamente più impegnativo il trekking che porta da Castellaccio Prile fino a Poggio Ballone passando per Poggio Rossini. Dodici chilometri di camminata tra ginestre e lecci, funghi porcini e caprioli. Il punto di partenza è Via del Poggetto a Castiglione della Pescaia. Una volta presa la deviazione sulla sinistra, si prosegue fino al complesso chiamato Palazzo Prile per poi sbucare, dopo un sentiero sterrato e in salita, nella macchia mediterranea, in un crescendo affascinante di verde e natura sempre più intricata. Dopo un paio di chilometri si arriva al Castellaccio Prile, antico insediamento medioevale a 287 metri sul livello del mare. Chi ha la forza di continuare a salire si imbatterà nelle postazioni militari di Poggio Rossini e Poggio Ballone, location perfette per avvistare caprioli e volpi, istrici e cinghiali. Valgono la fatica il tratto successivo fino a Tirli e la via Panoramica, attraverso la strada asfaltata di Poggi Ballone, rinomati per la vista mozzafiato.

Alle terme per ritemprare corpo e spirito

Una volta rientrati a Castiglione della Pescaia, è il momento di rilassarsi. La spa del Riva del Sole Resort & Spa, struttura 4 stelle Superior affacciata sul mare e circondata dalla pineta, è l’ideale per rigenerare corpo e spirito. Tre le piscine – una con acqua di mare e in parte coperta, una con acqua dolce e una piccola per i bambini -,  oltre a una vasca idromassaggio, due saune (una finlandese ed una a raggi infrarossi), un bagno turco e un percorso Kneipp. Varia anche l’offerta di trattamenti di bellezza, dai massaggi tonificanti all’olio di elicriso (pianta tipica della macchia mediterranea) a quelli rilassanti e distensivi a base di sapone, farina e olio di canapa. Non mancano i massaggi bioenergetici realizzati secondo la tecnica messa a punto da Shogo Mochizuki (attraverso pressioni superficiali e profonde, percussioni e impastamenti viene accelerato il microcircolo sottoepidermico, favorito il turnover cellulare a vantaggio della luminosità dell’incarnato). Momenti di puro relax da godere in fretta, prima della chiusura stagionale del resort il prossimo 15 ottobre.

 

 

 

lunedì 9 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - FESTIVAL DEL TARTUFO

87° Festival del Tartufo di Alba

 

Dal 7 Ottobre al 26 Novembre ad Alba (CN) si tiene l'87° Festival del Tartufo Bianco di Alba

Tartufo – la parola stessa è già sinonimo di lusso, e il tartufo bianco (italiano, piemontese) è quello più prezioso e costoso, per via della sua rarità. La fiera del tartufo bianco nella città italiana di Alba è dedicata a questo fungo nobile e raro. Gli estimatori del tartufo bianco possono esplorare l’intera gamma rappresentata e scegliere i pezzi migliori, mentre i nuovi arrivati saranno finalmente in grado di ammirare da vicino questa prelibatezza :) La fiera dura più di un mese ed è completata da molti eventi culinari e folkloristici. È una fiera unica, dove il tartufo bianco è presente in ogni sua gamma, uno show del tartufo, dove I migliori chef mostreranno tutte le capacità per cucinare questa costosa prelibatezza, un momento di folklore e di eventi storici come ad esempio la fiera o la festa medievale.

Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba


Il cuore storico della manifestazione dedicata al Tuber magnatum Pico è il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba: un’area espositiva ubicata nel Cortile della Maddalena, in pieno centro storico; il luogo perfetto per apprezzare e acquistare il meglio dei tartufi provenienti dai boschi di Langhe, Roero e Monferrato

Cosa trovi al Mercato?

I TARTUFI E LA COMMISSIONE QUALITÀ


Il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba rappresenta la più grande esposizione internazionale di tartufi provenienti dalle colline piemontesi di Langhe, Roero e Monferrato.
Prima dell’apertura del Mercato al pubblico, a garanzia di qualità e sicurezza negli acquisti, ogni singolo tartufo viene controllato dall'apposita “Commissione Qualità”  , che resta a disposizione dei clienti per tutta la durata della Fiera con la funzione di “Sportello del Consumatore”.

LE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE DEL PIEMONTE

Gli stand espositivi di AlbaQualità offrono un panorama esaustivo e completo della qualità gastronomica e vitivinicola della zona, con particolare attenzione alle produzioni artigianali e innovative. Tra le migliaia di prodotti in degustazione e vendita è possibile trovare vini, distillati, liquori, formaggi, salumi, pasta fresca e secca, prodotti da forno, dolci tradizionali, cioccolato, ortaggi e prodotti a base di Nocciole Piemonte I.G.P., Castagne di Cuneo I.G.P., farine speciali, funghi e, naturalmente, tartufi. Oltre al Tartufo.

AREA DEGUSTAZIONE ED ENOTECA 

Un’area specifica è inoltre riservata alla ristorazione e alla degustazione dei grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato. Qui si possono assaggiare piatti tipici realizzati con le materie prime presentate e vendute negli spazi espositivi studiati per accompagnare ed esaltare i profumi del Tartufo Bianco d’Alba.


Folclore

La Giostra delle Cento Torri compie 50 anni (Associazione che comprende i nove Borghi della Città, unitamente agli sbandieratori e al Gruppo Storico del Comune).

Gli appuntamenti per i festeggiamenti: 

CAPITOLO DELLA GIOSTRA DELLE CENTO TORRI

MESSA SOLENNE CELEBRATA DAL VESCOVO DI ALBA 

LA BELA TRIFOLERA DEI BORGHI 

INVESTITURA DEL PODESTÀ 


L’Investitura del Podestà è la rievocazione storica che conduce alla folcloristica manifestazione del Palio degli Asini. Una rievocazione in costume magica e scenografica, nel cuore della città di Alba.

PALIO DEGLI ASINI 

Domenica 1° ottobre ad Alba si correrà il Palio degli Asini, la pazza corsa in cui i Borghi si sfidano per la conquista della vittoria, premiata con un drappo. Il Palio è preceduto dalla sfilata storica: oltre mille figuranti in costume che ripropongono spettacolari scenografie di ambientazione medioevale. L’immagine del Palio sarà un connubio di eccellenze: la gastronomia di Gemma Boeri e la fotografia internazionale di Guido Harari .

IL BACCANALE DEL TARTUFO E IL BORGO SI RIEVOCA 

Per una notte e un giorno, Alba si trasforma in un vivace borgo medioevale con centinaia di figuranti in costume che coinvolgono i visitatori in giochi, teatro di strada, balli e canti. In ogni angolo della città vengono servite prelibatezze dai sapori antichi, cucinate direttamente in loco con ingredienti della tradizione. Un momento imperdibile di festa e di scoperta tra le vie del centro storico con decine di piatti caldi e freddi, vino e momenti di intrattenimento.

giovedì 5 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - LA VIA SILENTE IN CILENTO

Viaggio lungo la Via Silente in Cilento: in bici, a piedi, in kayak tra canyon e borghi

Itinerario insolito nel Parco Nazionale del Cilento, percorrendo un lungo sentiero ad anello, che tocca borghi rurali, vallate e oasi naturali. Da Felitto alle grotte del Bussento, fino ai borghi sul mare: tutte le tappe, le dritte e i racconti di chi ci vive, per scoprire uno dei paesaggi più remoti e intatti del sud Italia

 

 

Castelnuovo Cilento. Una torre merlata d’epoca medievale e un pugno di abitazioni, il bar in piazza e La Casa Silente km zero. Parte da qui la Via Silente, un itinerario ad anello che attraversa l’intero Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: 600 chilometri da percorrere in bici, di paese in paese, scavallando cime e valloni in uno dei paesaggi più remoti e intatti del sud.
Sulla mappa che si ritira alla partenza appare come una tortuosa linea rossa che corre lungo il tratto costiero e poi si inoltra tra le montagne, nel Cilento più interno e sconosciuto. Per percorrerla tutta e portarsi a casa la Silentina completa, il documento di viaggio che attesta con un timbro tutti i passaggi e le 15 tappe, occorrono due settimane e gambe buone. Ma si può scegliere solo un tratto, un itinerario più breve, o richiedere un tour assistito ai ragazzi dell’Associazione La Via Silente: un team affiatato che ha organizzato il percorso, la segnaletica e l’indispensabile road map, che riporta le distanze e i livelli altimetrici. Un lavoro certosino, risultato di due anni di studio ed esperienza sul campo. Tutto, infatti, ha inizio nel giugno 2014, quando Simona Ridolfi e Carla Passarelli decidono di percorrere il Cilento in bici per conoscere meglio la loro terra e chi ci abita. Pedalano per 28 giorni e centinaia di chilometri, tracciando così il primo e unico ciclopercorso italiano che si snoda interamente all’interno di uno dei più grandi parchi nazionali del Paese, Riserva della biosfera e Patrimonio Unesco dal 1998. “L’abbiamo chiamata La Via Silente perché il silenzio accompagna il viaggio. Un silenzio che non è assenza di suoni, ma qualità di ascolto”, spiega Simona Ridolfi.

LA VIA SILENTE IN CILENTO: RAFTING E KAYAK TRA LE GOLE DEL CALORE

Il Cilento, a sud di Salerno, è una regione nella regione, un territorio vasto oltre 1.800 chilometri quadrati, con vette che sfiorano i duemila metri, pianori erbosi e boschi impenetrabili, inghiottitoi carsici e fiumi dove dimora la lontra e la bicicletta cede il passo al kayak o al rafting.
A Felitto il Calore scava gole profonde, con pareti alte fino a dieci metri, disegnando un paesaggio incontaminato: in località Remolino si accede facilmente alle rive. L’associazione Gole del Calore propone escursioni in canoa, percorsi guidati di trekking e torrentismo per calarsi negli anfratti carsici e inaccessibili del fiume. Il sentiero che risale il corso d’acqua, a tratti impetuoso, si percorre facilmente anche da soli e consente di ammirare dall’alto il canyon fino al Ponte di Pretatetta, formato da due enormi massi franati e sospesi a mezz’aria: qui, attraversando il ponte con una scala di legno a pioli, si raggiunge la sponda del calore. Il paesaggio invita alla sosta: roccia bianca, vegetazione fitta e solo lo scrosciare dell’acqua.
Il paesino di Felitto è sulla rupe che sovrasta il fiume: conserva ancora porzioni delle mura di cinta dell’anno Mille e alcune delle 13 torri di guardia che difendevano l’abitato, stretto intorno ai bastioni della Chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, un gioiello inaspettato di architettura. Tra i vicoli del centro antico si dorme bene al b&b Il Vicolo del Cilento, una delle tappe suggerite dalla Via Silente: Alessandro Sabetta accoglie gli ospiti con garbo; le stanze sono ben attrezzate, alcune con balconcino e vista sui tetti; la prima colazione è abbondante e genuina. Felitto è anche il paese del fusillo fresco, impastato con acqua, farina e uova, fatto ancora a mano con l’ausilio del ferretto dalle donne locali: una pratica antica che si tramanda di madre in figlia, identità del luogo e piatto da provare, rigorosamente con il ragù di castrato.

SOSTA A STIO: CUCINA CONTADINA E BOSCHI DI CERRO

Il Cilento è un popolo di contadini e artigiani, di tradizioni che si preservano intatte da secoli. Come quella dei Ciccimmaretati, un primo piatto a base di ceci, fagioli, lenticchie, grano e granturco: era il pasto povero dei contadini, fatto con le rimanenze dei legumi che venivano mischiati in pentola. Stio, 800 abitanti, è un’altra gemma nascosta: case di pietra con bei portali scolpiti e balconi fioriti, la chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo e l’immancabile bar del paese, luogo di incontro e gioco di carte. Nel centro storico c’è Casa di Stio. Lo stemma baronale che sormonta il portone ligneo dichiara le origini signorili del palazzo, il cui nucleo originale risale al tardo Seicento, ma la struttura attuale è riconducibile alla metà del XVIII secolo. Varcando l’ingresso si ha la sensazione di entrare in un’altra epoca, popolata da fattori e mezzadri: il grande cortile rettangolare di pietra era il fulcro di un’economia agricola che ruotava intorno ai possedimenti del barone. “Qui arrivavano i contadini per portare uva, olio, grano: le botti monumentali della cantina, le giare centenarie, gli scardassi e gli altri utensili per lavorare la lana sono tuttora testimoni delle produzioni che qui si svolgevano”, racconta Franca Pasca, che accoglie gli ospiti in quattro stanze arredate con mobili di famiglia, condividendo il bel patio, la biblioteca, il giardino e il salone con il camino. Il tratto che da Stio conduce a Felitto è una meravigliosa pedalata di circa 20 chilometri, che costeggia boschi di cerro e faggio, con ampie vedute sulla valle del fiume Alento.

ROSCIGNO VECCHIA, IL PAESE FANTASMA LUNGO LA VIA SILENTE IN CILENTO

Una tappa obbligata è Roscigno vecchia, il paese fantasma, dove tutto sembra fermo ai primi del Novecento, quando gli abitanti furono invitati dal Genio civile a lasciare le loro case per l’instabilità del terreno. La piazza con la grande fontana lavatoio, la chiesa madre, le abitazioni costruite in pietra legata con calce e sabbia, le stalle e le cantine raccontano la tipica architettura rurale di un’epoca lontana.
In questo contesto, che appare cristallizzato e irreale, si incontra Giuseppe Spagnuolo, unico abitante del posto. Siede solitario sotto il platano gigante o vicino al pozzo. Si definisce “abitante libero e abusivo, sindaco, dottore e custode” di Roscigno. Riceve i turisti, apre loro le porte della Pro loco, che accoglie un museo di civiltà contadina, racconta la sua storia e quella di questo paese, che è una poesia di archi, portali e pietre. Vive in due stanze di una casa sbilenca con le pareti annerite dal focolare, le travi consunte ma ancora robuste, dove ha raccolto foto, ritagli di giornale che parlano di lui, cimeli del secolo scorso, cartoline che gli arrivano da ogni parte del mondo, e poi cravatte e cappelli che indossa per accogliere i viaggiatori che passano di qui. Si mette in posa per una foto e avverte: “Non dimenticate di spedirmela”.
La Via Silente è soprattutto un viaggio di incontri, di storie, di volti che restano impressi nella memoria: a Trentinara troverete la bottega di Cosimo che dà forma a fiaschi e cesti di ogni dimensione lavorando il legno di olivo e castagno; a Stio gli ultimi liutai del Cilento; a Vatolla le donne che intrecciano la prelibata cipolla locale.
Sembra che il tempo si sia fermato nel paese disabitato Roscigno Vecchia

VIA SILENTE: ULTIMA TAPPA, CIMA DEL CERVATI

La Sella del Corticato, mille metri di altitudine, collega la valle del Sammaro con il Vallo di Diano: i tornanti di asfalto disegnano un nastro grigio tra i pascoli verdi e gialli di ginestre in primavera. Si pedala nel bel mezzo di un paesaggio maestoso: da una parte le pareti spoglie e rocciose del Cocuzzo delle Puglie e, dall’altro, quelle del Monte Motola ammantate di bosco di abete bianco, l’unico ancora esistente nel Cilento. Il silenzio è sovrano. Scendendo verso la valle, si vede l’abitato di Teggiano costruito intorno al Castello baronale dei Macchiaroli: il centro storico merita una visita e una buona sosta è l’albergo Antichi Feudi, ricavato da un palazzo d’epoca, con vista sulla valle e belle camere. A Teggiano, l’Associazione Outdoor Cilento organizza escursioni guidate sui sentieri di montagna, alla scoperta degli Alburni, le cosiddette Dolomiti del Sud, che si estendono a nord del Parco, ricche di grotte carsiche e fitti castagneti; il Monte Gelbison, sacro per i cilentani; il Cervati , la cima più alta della Campania (1.898 metri), con ampie faggete. In vetta si può arrivare in bicicletta: è la quindicesima tappa, opzionale, della Via Silente, per gambe ben allenate. C’è anche un altro modo per vivere il Cervati: soltanto a piedi, partendo dalla cima, attraverso un trekking di circa un’ora, si raggiunge il rifugio montano Rosalia, che offre pernottamento e ristoro per 25 persone.

I CANYON E LE GROTTE DEL BUSSENTO

Dal Monte Cervati nasce il fiume Bussento che, dopo qualche chilometro, si inabissa in un grande inghiottitoio per riemergere, nei pressi del comune di Morigerati, da una grotta imponente, tra canyon alti e scoscesi. La Via Silente porta il visitatore in questo tratto selvaggio del Cilento. Dal 1985 la risorgenza del Bussento è un’oasi gestita dal Wwf e da sole donne, che accompagnano i visitatori tra i sentieri dell’oasi, in mezzo a cascatelle e gole, fino al vecchio mulino seicentesco. Percorrendo un’antica mulattiera, per circa un chilometro, si arriva a Morigerati, il Paese Ambiente, che figura anche tra i mille borghi italiani censiti dal ministero dei Beni Culturali per l’Anno dei Borghi. Qui gli abitanti, poco più di 700, aprono le proprie case ai visitatori con la formula dell’ospitalità diffusa: un unico centro informazioni e prenotazioni e un’accoglienza familiare e autentica.

DALLA CASCATA DEI CAPELLI DI VENERE AI BORGHI SUL MARE

Il viaggio in sella prosegue facendo tappa a Casaletto Spartano e alla Cascata dei Capelli di Venere, altra meraviglia naturalistica, per poi puntare verso il mare del golfo di Policastro. Lungo la strada che porta a Vibonati c’è il Casale Il Sughero, gestito da Amedeo Trezza, 38 anni, che, dopo una laurea in Filosofia a Napoli, ha lasciato la città per vivere nel silenzio e nei tempi della natura. Trezza ha due capre, qualche gallina, un orto. Ha imparato a utilizzare le erbe spontanee, con cui fa infusi e liquori, e ha avviato questo bio-agri-bed&breakfast. Le due stanze si aprono sul patio che guarda di lontano il mare; nelle giornate limpide si vede Stromboli. Il Tirreno, finalmente, si contempla di nuovo dopo aver pedalato per circa 400 chilometri: la Via Silente tocca anche i borghi costieri di Pioppi, Palinuro, Pisciotta, Acciaroli e Pollica, con la minuscola frazione di Cannicchio: l’altro volto del Cilento, quello dei pescatori e di calette mitiche.

 

 

mercoledì 4 ottobre 2017

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martedì 3 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - KAZAN

Kazan: tutta un’altra Russia

Ha un Cremlino unico al mondo che ospita una grande moschea e un'antica cattedrale, sarà sede dei Mondiali di calcio del 2018 e naviga sul petrolio: ecco la capitale del Tatarstan e città cerniera tra Europa e Asia

 

Ha un Cremlino unico al mondo, che ospita la moschea Qol-Şärif, la più grande del Tatarstan e forse d’Europa (è stata aperta nel 2005), e la cattedrale dell’Annunciazione, riconsacrata sempre nel 2005 e, fino al 1918, la più importante dell’eparchia del Tatarstan. E questa convivenza già la dice lunga su Kazan, la capitale della ricca (per le risorse naturali) Repubblica del Tatarstan e sesta città della Russia.
Kazan, che ha ospitato le Universiadi del 2013 e che ospiterà alcune partite dei Mondiali di calcio del 2018, è la sesta città russa e sorge alla confluenza del Volga con la Kazanka: una città tra due fiumi e due culture che, dopo secoli di lotte feroci, Caterina II volle pacificare.

L’Islam tataro, legato al mondo turcofono, è stato molto diverso da quello medio-orientale e pakistano. Addirittura, nel 1917, a Kazan si svolse il Primo congresso delle donne musulmane, che raccolse delegazioni da tutta l’Asia centrale e che produsse una “Dichiarazione dei diritti delle donne” poi adottata anche dal Congresso islamico di Mosca, sempre del 1917.
Oggi l’integralismo si è infiltrato anche tra i giovani di questa città che però resta moderna e curiosa, molto diversa dall’europea Pietroburgo e dall’internazionale Mosca, con un carattere unico, a metà tra Asia e Russia. Insomma, un luogo da scoprire, soprattutto per capire come sarà il mondo di domani. E, a cento anni dalla Rivoluzione russa, da visitare sulle tracce di Lenin, che qui trascorse la sua ribelle giovinezza.