martedì 3 ottobre 2017

PARTIRIPARTI - KAZAN

Kazan: tutta un’altra Russia

Ha un Cremlino unico al mondo che ospita una grande moschea e un'antica cattedrale, sarà sede dei Mondiali di calcio del 2018 e naviga sul petrolio: ecco la capitale del Tatarstan e città cerniera tra Europa e Asia

 

Ha un Cremlino unico al mondo, che ospita la moschea Qol-Şärif, la più grande del Tatarstan e forse d’Europa (è stata aperta nel 2005), e la cattedrale dell’Annunciazione, riconsacrata sempre nel 2005 e, fino al 1918, la più importante dell’eparchia del Tatarstan. E questa convivenza già la dice lunga su Kazan, la capitale della ricca (per le risorse naturali) Repubblica del Tatarstan e sesta città della Russia.
Kazan, che ha ospitato le Universiadi del 2013 e che ospiterà alcune partite dei Mondiali di calcio del 2018, è la sesta città russa e sorge alla confluenza del Volga con la Kazanka: una città tra due fiumi e due culture che, dopo secoli di lotte feroci, Caterina II volle pacificare.

L’Islam tataro, legato al mondo turcofono, è stato molto diverso da quello medio-orientale e pakistano. Addirittura, nel 1917, a Kazan si svolse il Primo congresso delle donne musulmane, che raccolse delegazioni da tutta l’Asia centrale e che produsse una “Dichiarazione dei diritti delle donne” poi adottata anche dal Congresso islamico di Mosca, sempre del 1917.
Oggi l’integralismo si è infiltrato anche tra i giovani di questa città che però resta moderna e curiosa, molto diversa dall’europea Pietroburgo e dall’internazionale Mosca, con un carattere unico, a metà tra Asia e Russia. Insomma, un luogo da scoprire, soprattutto per capire come sarà il mondo di domani. E, a cento anni dalla Rivoluzione russa, da visitare sulle tracce di Lenin, che qui trascorse la sua ribelle giovinezza.