A Dublino per il St Patrick’s Day: le meraviglie a meno di un’ora dalla capitale
Un insolito
weekend in Irlanda per riscoprire Dublino e le attrazioni più belle a
mezz'ora dal centro storico, da raggiungere tranquillamente con i mezzi
pubblici. Dal molo di Dun Laoghaire a Dalkey e Killiney, da Howth
a Malahide, un viaggio tra villaggi costieri, prati verdi, le pecore, il
mare blu. Con tutte le dritte per mangiare e dormire
"Il mondo è pieno di cose magiche, pazientemente in attesa che i nostri
sensi si acuiscano” diceva il poeta Yeats. Chissà quale parte della sua Irlanda aveva in mente quando scriveva così. Forse proprio Dublino
con la sua St Patrick’s Church, il Trinity College o il quartiere
Temple Bar o forse, invece, dei suoi dintorni. A volte della capitale
dell’Irlanda ci si dimentica di luoghi appena poco più lontani dal
centro, ma facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, che lasciano i visitatori immergersi in un’atmosfera irlandese autentica.
ST PATRICK’S DAY: I FESTEGGIAMENTI A DUBLINO
Il patrono del Paese si celebra il 17 marzo, ma a
Dublino si festeggia per 5 giorni (
dal 15 al 19 marzo),
non c’è migliore occasione allora per volare qui, immergersi nel clima
di festa e poi lasciare la city per entrare nella vera vita irlandese.
La parata del
St Patrick’s Day di quest’anno (sabato 17, ore 12) ha come tema
Home is where the heart is e vuole promuovere l’inclusione, l’integrazione e celebrare la diversità. Ogni giorno la città alle 6 di sera si
illuminerà di verde, il colore di San Patrizio. Gli eventi in città si moltiplicano, sul sito stpatricksfestival.ie sono suddivisi per giornata, ci sono i
tour organizzati speciali della Guinness Storehouse,
mostre fotografiche,
proiezioni di film…
DUBLINO E DINTORNI: COSA VEDERE IN UN TOUR FUORI DAL CENTRO
Ma se Dublino l’avete già visitata organizzate un
tour dei suoi dintorni tra baie, castelli e natura selvaggia. Se un tempo i
villaggi costieri
attorno alla città erano abitati dai pescatori o dalle famiglie oggi,
pur rimanendo molto tranquilli, sono diventati casa di molti irlandesi.
Con l’arrivo di multinazionali e compagnie tech gli affitti della città
sono saliti troppo così anche i giovani e le coppie si sono spostati
lungo la costa o appena nell’entroterra. E ora che ci sono, anche
potendo, non tornerebbero indietro. Ed è facile capire perché.
In 15 minuti di treno (Dart) viaggiando verso sud di Dublino si raggiunge il molo di
Dun Laoghaire
per una breve passeggiata. I moli (occidentale e orientale), costruiti
in granito, risalgono all’epoca vittoriana e avevano lo scopo di offrire
riparo alle navi durante le tempeste. Data la vicinanza con la città si
può anche valutare l’idea di dormire qui per poi spostarsi con il
treno. Il
Tara Hall è
un bed&breakfast (doppia da 95 €) ricavato in una casa risalente al
1780. Nel 1867 il poeta G. Bernard Show frequentò qui la scuola e più
tardi questa dimora divenne la residenza di un altro poeta: William Monk
Gibbon, cugino di W.B. Yeats con il quale – si dice – giocasse a carte
proprio nel soggiorno. Vicinissimo alla stazione, dal Tara Hall si può
partire per un’escurisione a
Dalkey e Killiney, qualche chilometro ancora più a sud.
COSA FARE A DALKEY E KILLINEY
Con calma, ed è questo lo spirito con cui muoversi in Irlanda, ci vorrà una giornata per la visita di questi due paesi.
Dalkey
nel Medioevo era uno dei porti più importanti di Dublino, oggi è molto
più tranquillo e qui vivono molti personaggi famosi come
Bono e The Edge degli U2,
Neil Jordan ed
Enya. Potreste trovarli al
pub Finnegan’s, non stupitevi qui le star girano indisturbate.
Molte delle vie hanno nomi mediterranei: dalla stazione di Dalkey si
imbocca la Sorrento Road verso l’omonima Terrace, da qui si prosegue la
passeggiata lungo la costa. Dalla cima la vista sulla baia è incantevole
e i nomi italiani sono proprio un omaggio irlandese alla baia di
Napoli. Discendendo la collina si passa davanti alle
cave di granito (quello usato per il molo di Dun Laoghaire) e magari a qualche
alpinista che si arrampica. Alzando lo sguardo al cielo si potrebbe vedere invece qualche
parapendio in volo.
Arrivando a
Killiney c’è una sola scelta possibile: sedersi in un pub. Due indirizzi da segnarsi?
Tower Tea Rooms o
Druid’s Chair.
DUBLINO E DINTORNI: IN TRENO VERSO HOWTH
A nord di Dublino il panorama diventa più selvaggio, a circa
20 minuti di treno si incontra
Howth, un villaggio esposto su una costa rocciosa con un bellissimo faro. Fuori dalla stazione inizia un
percorso di trekking (servono scarpe adatte) che segue la costiera sul lato est del
promontorio di Howth. Durante la passeggiata si avvistano le
rovine di St Mary’s Abbey (XV secolo) ma è soprattutto la vista sulla baia di Dublino, verso sud, e sulle
Morne Mountains,
verso nord, che spingono anche il turista più pigro a proseguire.
Quando ci si sarà abituati ai panorami romantici, il paesaggio stupirà
nuovamente, cambiando completamente: il sentiero virando verso
l’entroterra conduce a una distesa di ginestre, eriche, felci, budleia e
fucsia sorvolata da uccelli marini e farfalle.
A Howth si trova anche uno dei pub più famosi della città: l’
Abbey Tavern, aperto dal XVI secolo! Andarci è un obbligo e magari si ha la fortuna di assistere a uno
spettacolo di danze tradizionali irlandesi. Cercando un posto più tranquillo o per gli amanti del pesce è
Aqua
il ristorante dove sedersi per un pranzo o una cena con vista: situato
sulla porte ovest del molo, le vetrate della sala guardano al porto di
Howth. Decisamente romantico.
FUORIPORTA A MALAHIDE: IL FASCINO DELLA CAMPAGNA IRLANDESE
Con un altro breve tragitto di Dart si raggiunge
Malahide, un villaggio residenziale con un piccolo centro con bar e negozi, una
lunga passeggiata sulla costa
e un castello. Specialmente nel weekend la strada costiera si riempie
di persone, il percorso è molto bello e quando la marea è bassa, si
scopre una lunga e larga
spiaggia dove gli irlandesi amano godersi i raggi di sole (quando ci sono). Ma il vero centro di Malahide è il
castello del XII secolo che per 800 anni appartenne alla
famiglia Talbot, ora al suo interno c’è
Avoca,
marchio molto amato dagli irlandese con un negozio di abbigliamento e
arredi per la casa, un ristorante self service e una piccola bakery con
torte dolci e salate buonissime, da smaltire con una camminata alla
scoperta del parco di 8 ettari.
Malahide accontenta l’idea che tutti abbiamo della
campagna irlandese
con i prati verdi, le pecore, il mare blu e la roccia grigia a
strapiombo. Sicuri di voler tornare in città per dormire? Perché non
immergersi nell’atmosfera georgiana dormendo al
The Grand Hotel (doppia da 140 €)? Domani è un altro giorno e per tornare al St. Patrick’s Festival c’è tempo…