In Provenza, guida alle mete più amate
In Provenza tra le mete turistiche più amate: ecco i consigli su cosa vedere
Le maggiori attrattive della Provenza ripercorrono l’ambiente naturale, la cultura e la ricca storia della regione: dalle antichità romane alle abbazie isolate, dal Palazzo medioevale di Avignone, fino ad Arles e Les-Baux-de-Provence e ancora, oasi di pace, spiagge incontaminate e villaggi annidati tra i campi di lavanda, questi paesaggi hanno ispirato intere generazioni di artisti e continuano ad incantare migliaia di turisti.
In questa breve guida vi forniremo dei consigli utili e dettagliati su cosa vedere durante un viaggio in Provenza. Sia che si tratti di una settimana o di un weekend, di un tour in moto o in macchina, di un’escursione sul territorio a piedi o con una bicicletta noleggiata sul posto, la Provenza è una meta unica che vale la pena scoprire e visitare senza fretta.
Il luogo perfetto per cominciare un tour in Provenza è il meraviglioso Palazzo dei Papi ad Avignone, il più grande palazzo gotico d’Europa e dimora di sette papi che nel XVI secolo sfuggirono ai disordini religiosi di Roma. Per quasi 70 anni Avignone fu il centro religioso politico e culturale del mondo cristiano. All’interno del Palazzo è possibile visitare la Sala del tesoro, che custodiva le ricchezze papali sotto il pavimento lastricato, la Stanza del Papa che ci offre un’idea della vita al palazzo, la Stanza del Cervo, che contiene un insolito affresco con scene di caccia e pesca e la Grande Sala delle Udienze, in cui si riuniva la Corte, la severa magistratura papale, per la cause apostoliche.
Una delle attrattive naturali più suggestive della Francia è sicuramente il Grand Canyon du Verdon.
Il fiume Verdon ha creato uno spettacolare passaggio in mezzo alle montagne con gole lunghe 25 km e profonde fino a 700 metri. Un paradiso per gli amanti degli sport estremi, come il rafting, l’arrampicata e il trekking. Anche i meno sportivi possono però godere del panorama, grazie a due percorsi che costeggiano il fianco settentrionale, la Route des Cretes, e quello meridionale verso Point Sublime che regala ai visitatori una vista panoramica e vertiginosa del canyon. Per chi desidera fermarsi a pranzo durante il tour nel canyon, il piccolo paese di Trigance è un ottimo posto, mentre Castellane offre un’ampia scelta di alberghi e ristoranti.
Nella zona di Camargue, sulla riva sinistra del Rodano, si trova Arles, una città piccola e raccolta, che come altre della Provenza mostra i segni imponenti del periodo romano. Disseminati in mezzo alle strette vie si trovano i resti dell’impero, tra cui le rovine dell’Arena, in cui si svolgevano i giochi con i gladiatori. Considerato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, oggi è il centro della Feria di Arles, la festa di Pasqua che attira molti turisti e amanti della corrida. Del Teatro Romano, considerato il cuore di Arles all’epoca dei romani, restano le due colonne del muro di scena, parti della gradinate e i mosaici sul pavimento dell’orchestra. Oggi, nelle sere d’estate ospita rassegne teatrali e musicali.
Affascinanti cavalli bianchi, tori neri e fenicotteri rosa, queste sono le immagini classiche della Camargue, un’oasi naturale di 75 mila ettari di saline, lagune e spiagge incontaminate. Il punto di partenza è la tenuta Mejane, qui si può salire sul trenino turistico e fare un giro nel sentiero che costeggia la sponda del fiume Vaccarès, o seguire il percorso in bicicletta, lungo la costa fino a la Digue à la Mer. Da non perdere la meravigliosa vista dei fenicotteri nello stagno del Parc Ornithologique du Pont de Gau o una passeggiata a cavallo nelle spiagge bianche. Assolutamente da vedere è Les-Saintes-Maries-de-la-Mer, una cittadina caratteristica che nelle sere d’estate si anima di colori, vino e musica gitana.
Antica capitale della Provenza, Aix–en-Provence, oggi è una città sofisticata. Sia nelle celebri piazze che nelle strette vie del centro storico o tra le case e i palazzi d’epoca, l’atmosfera che si respira è consapevolmente elegante, ma è anche vivace e fresca. I romani la chiamarono “Aquae Sextiae”, diventato poi Aix per via delle acque termali ancora presenti. Da non perdere il corso Mirabeau, un viale alberato con eleganti palazzi rinascimentali, graziose fontane e piccoli cafè molto chic, il quartiere Mazzarin caratterizzato da palazzi settecenteschi, piccole gallerie d’arte e incantevoli negozi di antiquariato e il Museo di Granet, con una esposizione di dipinti italiani, fiamminghi e diverse tele di Cézanne.
Percorrendo in lungo e in largo i territori della Provenza, un’altra cosa da vedere è sicuramente l’Abbaye de Senanque con la sua facciata in pietra grigia che emana un’atmosfera di tranquillità e di pace e circondata dai campi viola di lavanda del Luberon. Fondata dai Cistercensi nel 1148, l’abbazia è stata per quasi quattro secoli uno tra i più importanti centri religiosi della Provenza. All’interno si possono visitare il dormitorio, con una vasta esposizione sulla storia del monastero e le tecniche costruttive dei cistercensi, e il chiostro, con le colonne decorate da intagli di foglie, fiori e viti.
Una delle mete più gettonate dai numerosi turisti è senza dubbio Martigues. Da molti considerata la “Venezia della Francia”, Martigues, estesa sul fiume Etang de Berre, si mostra ai visitatori con una serie di canali e ponti che ricordano la città italiana. Il luogo più caratteristico di Martigues è certamente l’Isola di Bresson, antico porticciolo di pescatori, con le classiche case colorate che al tramonto si specchiano sull’acqua, e il canale di San Sebastian, da tempo fonte di ispirazione per molti pittori francesi. Percorrendo il canale si trova la Chiesa di Santa Maddalena, in stile corinzio. Oltre il canale, ci sono alcune piazzette dove i turisti possono trovare un po’ di relax nei numerosi bar e ristoranti all’aperto.
Arroccato in modo spettacolare su una rupe a sud di Avignone e a nord-est di Arles, Les-Baux-de-Provence è tra i paesi fortificati più scenografici. Le rovine del Chateau des Baux incoronano il paese e le sue mura risalgono al X secolo a.C., quando si stabilì il primo signore di Braux, mentre la torre che appare il lontananza e sorveglia l’ingresso alla città è stata aggiunta nel XIV secolo. Per gli amanti delle passeggiate la vicina valle offre un impressionante luogo ricco di strapiombi e abitazioni disabitate. Vi consigliamo una visita al villaggio scavato sulla roccia e alla chiesa di Saint-Vincent dalla cui terrazza panoramica si gode una vista meravigliosa sulla valle ricoperta di ulivi.