L’incredibile sito di Mada’in Salihl, in Medio Oriente, aprirà ai turisti
Presto sarà possibile visitare "la Petra dell'Arabia Saudita", patrimonio Unesco dal 2008
Nel 2008 è stata iscritta dall’Unesco tra i patrimoni dell’umanità: il primo dell’intera Arabia Saudita. Il sito sorge in una zona rocciosa non abitata, e conta 131 tombe intagliate nella roccia. Le origini di questo luogo affascinante e importantissimo nel passato per il commercio di incenso e mirra, si perdono nei secoli. Alcune delle iscrizioni rinvenute risalgono al I millennio avanti Cristo, mentre gli elementi architetturali sono attribuiti al periodo dei Thamudeni e dei Nabatei, fra il II secolo avanti Cristo e il II dopo Cristo.
Mada’in Salihl (chiamata Hegra nell’antichità), sarebbe stata infatti la capitale del Sud del regno dei Nabatei, mentre Petra era quella a Nord. Più recentemente sono state scoperte anche delle testimonianze dell’occupazione romana, che testimonierebbero l’espansione dell’imperatore Traiano nel Medio Oriente.
Ben presto potrete avere la possibilità di visitare queste antichissime tombe. Le autorità saudite hanno infatti annunciato l’apertura del sito di Mada’in Salihl ai turisti di tutto il mondo. Una novità resa possibile grazie all’accordo firmato da Francia e Arabia Saudita, dopo la decisione del principe ereditario Mohammed Bin Salman di consentire l’ingresso nel proprio Paese ai viaggiatori con visti turistici.
Una svolta che potrebbe aprire a nuove prospettive e miglioramenti in campo ricettivo e infrastrutturale, in una zona ancora sconosciuta ai più. Per il momento il sito archeologico di Mada’in Salihl è raggiungibile solo con auto privata (oppure noleggiando una vettura con autista). Si trova circa 300 km a Nord da Medina, la grande città più vicina. Da qui servono più o meno tre ore di auto per arrivare. Ma lo spettacolo val bene l’attesa.