venerdì 29 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - DISNEYLAND PARIS



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Dal 13 gennaio al 25 marzo 2018, vivi la più epica delle avventure di Star Wars™ poiché la Stagione della Forza conquista entrambi i Parchi Disney® con esperienze più intergalattiche che mai. Lanciati alla scoperta di una galassia lontana lontana, dove spettacoli mozzafiato, attrazioni incredibili e incontri indimenticabili con i Personaggi Star Wars™ ti faranno vivere la tua personale storia Star Wars™ – un’avventura extragalattica che un vero Jedi non perderebbe per nulla al mondo.

PRENOTAZIONI ENTRO IL 21 FEBBRAIO 2018 

Per arrivi dal 1° gennaio al 20 marzo 2018

Il pacchetto include*:
Pernottamento in un hotel Disney®
Biglietti di ingresso per ambedue i Parchi Disney®
Puoi inoltre approfittare di: Fastpass®
Più Tempo per la Magia

DETTAGLI DELL’OFFERTA
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CONDIZIONI *
Questa offerta prevede l’applicazione di tre livelli di sconto (10% - 20% e 30%) in base alla durata del soggiorno, all’hotel prescelto e alla disponibilità. Offerta valida in almeno uno dei 7 Hotel Disney® per data di arrivo: gli hotel che aderiscono all’offerta nel periodo da te prescelto ti verranno comunicati al momento della prenotazione. In alcune date la disponibilità potrebbe variare in base alla durata del soggiorno; applicabile a tutti i tipi di camere o bungalow (ad eccezione delle camere situate ai piani Castle Club del Disneyland® Hotel, delle camere Empire State Club del Disney’s Hotel New York, delle camere Family del Disney’s Hotel Santa Fe, Disney’s Newport Bay Club, della Family Luxury Terrace del Disneyland® Hotel, dei Bungalow Premium Plus del Disney’s Davy Crockett Ranch e le Suite di tutti gli hotel, tranne la Honeymoon Suite del Disney Newport Bay Club e della Golden Forest Suite del Disney’s Sequoia Lodge); Non applicabile alle opzioni, alla quote forfettaria di gestione pratica e all’assicurazione facoltativa; Valida per nuove prenotazioni, non retroattiva, soggetta a disponibilità limitata e condizioni; Le tasse locali (per persona a partire da 18 anni compiuti e per notte) e le tasse aeroportuali (tasse d’imbarco, fuel surcharge, tasse di sicurezza ecc.) sono sempre dovute


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CADONEGHE (PD)


giovedì 21 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - ENGADINA

Engadina magica sotto la neve: piste, eventi, divertimenti. A due passi da St Moritz

Dormire in un castello sulle piste da sci, sorvolare in elicottero il massiccio del Bernina o attraversare con il Trenino Rosso  boschi imbiancati e laghi ghiacciati. L'Engadina regala esperienze indimenticabili nella stagione invernale. Dalle ciaspolate al chiaro di luna a Pontresina alle passeggiate in carrozza nella Val Roseg e agli eventi sportivi a St Moritz, ecco cosa non perdere


C’era una volta un castello incantato. Potrebbe iniziare così il racconto di una vacanza a Pontresina, località a soli 7 chilometri da St Moritz, dove l’Hotel Schloss Pontresina Family & SPA appare, proprio al principio del paese, come un maniero delle fiabe, situato in posizione privilegiata sopra la vallata. Intorno, boschi di cembri imbiancati, tracciati per lo sci di fondo, l’incantevole Val Roseg e l’imponente cornice del massiccio del Bernina.
Un panorama che conquista, soprattutto d’inverno, nelle giornate di sole, quando ci si accorge che la luce riflessa dai versanti innevati della montagna ha qualcosa di speciale. Ne era convinto il pittore divisionista Segantini, che seppe catturarne l’essenza e immortalarla nei suoi quadri esposti all’omonimo museo di St Moritz. Se si gira per Pontresina a piedi, in compagnia di una guida che saprà indicarne la posizione, si potrà anche cercare di scorgere il rifugio dedicato all’artista sul monte Schafberg, dove Segantini trascorse gli ultimi giorni della sua vita dipingendo.

A PONTRESINA: LA VACANZA SU MISURA

Per il resto, Pontresina è una continua e piacevole scoperta. Intima, famigliare, a tratti pittoresca se si osservano le facciate decorate e le architetture tipiche (una su tutte l’antica casa del notaio affacciata su Via Maistra). Tra le sue strade la gente si saluta con un “Allegra!”, in romancio (lingua parlata nel cantone insieme all’italiano e al tedesco); si trovano ristorantini, cioccolaterie, come Gianottis dove si fa shopping gourmet comprando praline, cioccolato artigianale e la tipica torta engadinese alle noci, e il Museo Alpino che racconta la vita di montagna.
Ma è soprattutto la natura, che offre continui spunti per gite e divertimento all’aria aperta, ad aver trasformato la cittadina da villaggio montano a rinomata località turistica adatta a famiglie e sportivi. Per goderla appieno, però, bisogna conoscerla. E per questo l’Hotel Schloss Pontresina Family & SPA, una delle strutture di JSH Collection, ha deciso di mettere a disposizione dei propri ospiti un local coach, una figura professionale qualificata, capace di far scoprire il Cantone dei Grigioni, consigliando e creando attività su misura. Non un semplice servizio di concierge dunque. L’originalità della proposta sta nell’approccio: si punta sulla capacità di far rete con il territorio, per poter offrire esperienze autentiche, insolite, fuori dai circuiti turistici di massa. Così la vacanza diventa scoperta ed esperienza da condividere. Ecco allora l’emozione di una discesa in slittino sulla Olympia Bob Run, da St Moritz a Celerina, o la magia di un giro in carrozza trainata dai cavalli lungo la Val Roseg, chiusa al traffico: si procede nel silenzio della foresta dei larici fino al ristorante Roseg Gletscher, con vista sul ghiacciaio. Ci sono anche eventi speciali, come le ciaspolate in notturna, con la luna piena. In alternativa, si possono prendere lezioni di equitazione, partecipare a degustazioni di prodotti tipici in caseifici, enoteche e stube; addirittura sorvolare il massiccio del Bernina in elicottero, da perdere il fiato. Chi preferisce rimanere con i piedi per terra, può salire a bordo del Trenino Rosso del Bernina, che ferma alla stazione di Pontresina, a cinque minuti a piedi dall’hotel. La ferrovia, costruita a inizio Novecento, si inerpica fino ai 2.253 metri del passo del Bernina, passando accanto al Lago Bianco, al ghiacciaio del Morteratsch, all’Alp Grüm, per ridiscendere da un lato verso Tirano (429 metri) e dall’altro verso St Moritz (circa 1.800 metri).
Al rientro, ci si rilassa nella Spa, di ben 900 metri quadrati, mentre i bambini si divertono al Baby e Mini Club. Per la cena, ci si affida alla bravura di Valerio Tafuri, resident chef dello Schloss, che al ristorante Savur propone una cucina equilibrata, leggera, che valorizza prodotti e ricette del territorio.

SCIARE IN ALTA ENGADINA: LE PISTE DA FONDO E LE DISCESE VICINO A ST MORITZ

Dallo Schloss, si esce con gli sci ai piedi, per affrontare l’anello da fondo che passa proprio sotto l’hotel e si collega agli oltre 200 chilometri di tracciati destinati allo sci nordico dell’Alta Engadina, tra i più suggestivi in Svizzera per varietà di itinerari e panorami. Non è un caso, quindi, se Pontresina sia rinomata tra i fondisti e diventi per gli appassionati della tecnica classica una tappa obbligata in attesa della Diagonela, la maratona di sci di fondo che si terrà qui il 21 gennaio e vedrà gli sportivi sfidarsi lungo ben 65 chilometri di piste: uno spettacolo che coinvolge tutto il paese.
I più piccoli fanno i loro primi passi sulla neve all’Alp Languard, mentre tramonti mozzafiato si osservano in cima al Muottas Muragl, che si raggiunge prendendo la prima funicolare mai costruita in Engadina, in funzione fino a tarda sera. Una volta saliti, la vista spazia dai laghi di St Moritz al Piz Bernina e Piz Palu; il ritorno a valle alternativo è in slittino o con le ciaspole.
Per discese più adrenaliniche, basta prendere lo skibus e scegliere uno dei tre comprensori: Diavolezza, Corvatsch e Corviglia, la montagna di St Moritz, un paradiso per snowboarder e sciatori, che si lanciano sulle piste rese famose dalla Coppa del Mondo di sci alpino. Gli impianti di risalita partono dal centro città, passano da Chantarella e raggiungono i 3mila metri del Piz Nair, da dove scende la rossa Grischa. E alla fine di una mattinata sulla neve, ci si ferma a mangiare sulle piste al nuovo CheCha, ristorante di Reto Mathis, un’istituzione tra gli habitué di St Moritz, che propone una cucina raffinata piuttosto varia: si va dalle pizze gourmet – un peccato di gola quella al tartufo nero – agli antipasti con paté di vitello fatto in casa, astice tiepido e crudi di pesce. Un piccolo lusso da concedersi per assaporare il glamor di St Moritz.

GLI EVENTI DELL’INVERNO DA NON PERDERE IN ALTA ENGADINA

Dalla terrazza del CheCha, lo sguardo spazia dalle piste al lago di St Moritz, che d’inverno ghiaccia e si trasforma prima nel campo da gioco dello Snow Polo World Cup St. Moritz (dal 26 al 28 gennaio), esclusivo torneo di polo dal 1985; poi, in un villaggio temporaneo, frequentato dai vip: tensostrutture che si rivelano eleganti ristoranti, negozi per lo shopping, palcoscenici per musica e spettacoli dal vivo. Il tutto per godere lo spettacolo del White Turf St. Moritz, una corsa internazionale di cavalli purosangue sulla neve che si ripete dal 1907 (quest’anno in programma il 4-11-18 febbraio).
Il circo bianco tocca quest’angolo di Alta Engadina anche dall’1 al 3 febbraio, con l’Engadinsnow by Dakine, che invita i freerider da tutto il mondo a sfidare le pareti immacolate del Corvatsch; mentre stuzzica il palato dei buongustai il St Moritz Gourmet Festival, dal 12 al 20 gennaio.

LE OFFERTE PER TRASCORRERE NATALE, CAPODANNO ED EPIFANIA A PONTRESINA

Per festeggiare Capodanno in Engadina, l’Hotel Schloss Pontresina Family & SPA propone un pacchetto per soggiorni dal 26 dicembre al 2 gennaio, prezzi a partire da 308 CHF (circa 282€) a persona al giorno per un soggiorno di almeno 7 notti in camera Panoramic Comfort doppia con trattamento di mezza pensione. Include, Cenone di Capodanno, accesso alla Spa, alla piscina interna e al Baby e Junior Club; intrattenimento pre bimbi e adulti.
Per l’Epifania, invece, per soggiorni dal 2 al 7 gennaio, prezzi partono da 456 CHF (circa 418€) a camera al giorno, per un soggiorno di almeno 3 notti in Comfort doppia con trattamento di mezza pensione. Il pacchetto include l’accesso alla Spa con percorso personalizzato nel mondo Hammam, un massaggio a scelta tra Ayurvedico o Anti Stess in cabina (50 min.) e lo sconto del 20% su tutti i trattamenti. Tra la notte del 5 e 6 gennaio, i bambini riceveranno la visita dei Tre re Magi, mentre l’incontro con la Befana in persona è al Camamela Club. L’Epifania sarà anche un’occasione per scoprire le tradizioni delle famiglie svizzere, che sono solite, come simbolo di buon augurio, segnare con il gesso, sulle porte delle case, le cifre dell’anno in corso e la sigla C+M+B (Caspar, Melchior e Balthasar); durante il prando del 6 gennaio invece, si prepara un dolce con nascosta all’interno una statuina di uno dei Magi.



 

martedì 19 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - CAPODANNO 2018

Capodanno 2018: concerti ed eventi per festeggiare in tutta Italia

Da Nord a Sud del Paese, ci si prepara al brindisi di fine anno. Dalle fiaccolate sulle piste da sci della Valtellina e della Val Gardena ai concertoni in piazza con i big della musica italiana a Milano, Bari e Pescara. Dai festeggiamenti diffusi a Genova, Bologna e Roma, allo spettacolo dei fuochi d'artificio a Venezia e Ferrara, ecco gli appuntamenti più belli



Il conto alla rovescia è ormai alle porte e le principali città italiane hanno già presentato il palinsesto dei festeggiamenti per il Capodanno 2018.

Il concertone di fine anno rimane un grande classico di Milano, che, in piazza Duomo, ospiterà Fabri Fibra e Luca Carboni. Ma la musica italiana è protagonista anche ad AstiBari, Pescara e Salerno, dove si esibiranno rispettivamente ElisaMarco Mengoni, Vinicio Capossela e Fiorella Mannoia.

Puntano a un Capodanno diffuso le città di TorinoFirenze, con concerti e manifestazioni in diversi punti del centro (il clou però è in piazza Michelangelo con Ermal Meta, Morgan e Raphael Gualazzi) e Roma, che, come lo scorso anno, porterà artisti di strada, musica e maratone cinematografiche in ogni angolo della capitale, Circo Massimo compreso, teatro dello spettacolo più scenografico e atteso. E se a Bologna andrà in scena il tradizionale rogo del Vecchione, a Orvieto si ballerà sulle note dell’Umbria Winter Jazz fino alle prime luci del mattino.

E per chi preferisce festeggiare Capodanno 2018 sulla neve? Da Courmayeur alla Valtellina, dalla Val Gardena al Comprensorio di Ponte di Legno-Tonale, non mancano le fiaccolate, i cenoni in rifugio e le feste sulle piste da sci.

In città o in montagna, in piazza, a teatro o in un museo: le idee per trascorrere in compagnia la notte di San Silvestro non mancano. 

 

lunedì 18 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - CAPODANNO CON BAMBINI

Capodanno con bambini: alcune idee per passare una magica festa

Cosa fare a Capodanno con i bambini? Prima o poi la fatidica domanda arriva per tutti! Tra elfi e principesse, castelli da espugnare e persino originali kids party alle terme, ecco i pacchetti più interessanti per un veglione da fiaba formato family per il prossimo Capodanno 2017-2018

Il Capodanno è uno degli eventi più attesi ma forse anche uno dei più complicati per le famiglie, che devono decidere se restare in città, partire per una vacanza o un viaggio speciali, ma soprattutto trovare il modo di conciliare i desideri di tutti, dei ragazzi così come dei figli più piccoli, che al Veglione tradizionale sono poco o per nulla interessati.
Abbiamo pensato allora a quali potessero essere le idee per organizzare un capodanno divertente per i bambini, che li facesse volare con la fantasia in un mondo di fiabe e magia, in modo da rendere il cenone un’occasione di gioco e non un momento noioso o di stress; il tutto possibilmente all’interno di un hotel, per evitare scomodi spostamenti notturni con tutta la famiglia al seguito. Ecco allora una selezione di feste di Capodanno per bambini in Italia e in Europa, alcune a tema fiaba, altre ricche di atmosfere natalizie, altre ancora nell’incanto di straordinari parchi termali.

Capodanno in Toscana a tema fiaba

Per questo Capodanno vorreste trasformarvi in supereroi? Oppure in dame e cavalieri, o ancora conoscere il mondo magico degli elfi? In Toscana, a Montecatini Terme, è possibile grazie a ben tre proposte per un capodanno con i bambini da vera favola. Magia, fantasia, buonumore e soprattutto i personaggi più amati dai vostri figli animeranno il “Capodanno delle principesse e dei supereroi”, mentre voi genitori potrete gustare un’ottima cena con deliziosi piatti della tradizione toscana. L’offerta include 2 notti in hotel, cena del 30 dicembre e Cenone di San Silvestro entrambi con animazione per bambini, ingresso al Parco di Pinocchio e al Fiaba Experience a 222 euro per gli adulti e 149 per i bambini (gratis sotto i 2 anni). Per chi vuole unire al weekend magico il relax in piscina c’è invece il “Capodanno dame e cavalieri e la piscina dal fluido magico”, con Veglione di San Silvestro e sera del 30 Dicembre interamente dedicati ai Personaggi di Corte e piscina interna riscaldata per adulti e bimbi sopra i 3 anni. Pacchetto ideale anche per chi arriva in treno, perché la struttura è poco distante dalla stazione, include 2 notti in hotel, cena del 30 dicembre e Cenone di San Silvestro entrambi con animazione per bambini, ingresso in piscina e al Parco di Pinocchio a 212 euro per gli adulti e 139 per i bambini sopra i 2 anni. Infine, per chi ha bimbi piccoli da 2 a 5 anni la scelta più divertente è il “Capodanno degli Elfi Birichini”, in cui animatori professionisti organizzeranno giochi e attività ad hoc per entrambe le serate. Il pacchetto include 2 notti in hotel, cena del 30 dicembre e Cenone di San Silvestro e ingresso al Parco di Pinocchio a 199 euro per gli adulti e 139 per i bambini (gratis sotto i 2 anni). 

Capodanno in Castello

Siete pronti ad aiutare un coraggioso cuoco nell’impresa di salvare la contessina Aurora dalle grinfie del famigerato e temibile Cavaliere Nero, prima della mezzanotte? Allora si parte per un’avventura dal gusto fiabesco fatta di giochi, tranelli e misteriosi enigmi da risolvere! Al Castello di Rivalta, nella Val Trebbia (PC) dove vi aspetta uno speciale pacchetto per famiglie che comprende visita animata, panettone e bevande nel borgo con gli animatori, brindisi di mezzanotte con lancio dei palloncini dei desideri e fuochi d’ artificio a 25 euro per gli adulti e 15 per i bimbi da 3 a 12 anni, a cui si può aggiungere cena presso Taverna del borgo o agriturismo convenzionato.

Fiabe di capodanno in Nord Europa: in Lapponia Svedese e nel Parco delle fiabe Efteling in Olanda

Niente caos e nessun vestito elegante, solo la bellezza della natura incontaminata, con il bianco della neve che avvolge i boschi e lo scintillio dei laghi ghiacciati. Se è questo il vostro sogno per un Capodanno da fiaba, la vostra destinazione potrebbe essere la Lapponia Svedese! Babbo Natale aspetterà i bambini nella sua capanna nel bosco e si potranno incontrare i Sami, che racconteranno le loro usanze e tradizioni. Si faranno safari in motoslitta e gite sul lago ghiacciato e il 31 tutti a cena al calduccio in Lodge e poi con il naso all’insù per il lancio delle lanterne rosse e per ammirare – con un pizzico di fortuna – lo spettacolo unico dell’aurora boreale… non è pura magia? 

Altrettanto magico per i vostri bimbi potrebbe essere un Capodanno tra le attrazioni del Parco delle fiabe di Efteling, in Olanda, un parco tematico immerso in un bosco che durante il Natale si ricopre di soffice neve e di luci sfavillanti. Per la serata del 31 dicembre sono previsti spettacoli dal vivo dalle 19, attrazioni aperte fino a mezzanotte e a seguire festeggiamenti con fuochi d’artificio e bollicine. Per il pernottamento potete scegliere sia la formula hotel che quella appartamento: sarete comunque a pochi minuti a piedi dal parco.

Feste di Capodanno alle terme

Capodanno può essere il momento giusto per scatenarsi e provare emozioni da brivido… oppure per rilassarsi, dipende dai punti di vista. Nel mondo dei parchi termali potrete fare entrambi! Tra le proposte più interessanti quella dell’hotel Thermana Park Laško in Slovenia: incastonato in un paesaggio idilliaco si riconosce al primo sguardo per l’enorme cupola di vetro, sotto la quale vi aspetta un universo di relax e divertimento acquatico . Per il Capodanno l’hotel propone un vantaggioso pacchetto in mezza pensione, Gran Cenone di San Silvestro e tanta animazione per i bambini di tutte le età, a partire dal “Puffi Party”; e poi discoteca, karaoke e attività per i ragazzi e tanta musica per tutti. Il prezzo parte da 107 euro circa a persona a notte (1° bambino gratis fino a 10 anni e altri bimbi gratis fino a 5 anni).
Sempre in Slovenia, anche le Terme di Čatež, le più grandi del Paese, propongono un pacchetto di Capodanno per famiglie (con bambini gratis fino a 4 anni e sconto del 50% fino a 12 anni) a partire da 199 euro per 2 notti in mezza pensione. Sono inclusi Cenone e festa di fine anno, animazione per adulti e bambini, accesso alle piscine dell’hotel prescelto e ingresso alla Riviera Termale Invernale.
Ci spostiamo in Croazia, alle Terme Tuhelj, dove è prevista una grande Festa dei bambini con un ricco programma di animazione, e non solo per la notte di San Silvestro: i piccoli ospiti si divertiranno con caccia al tesoro, giochi d’acqua nelle piscine, mini discoteca e molto altro. Il prezzo del pacchetto di 3 notti con mezza pensione e Cenone – e uso illimitato del Pianeta Acquatica e centro fitness – parte da 127 euro circa a persona.

Altre feste di Capodanno in famiglia in Hotel con animazione per bambini

Sono tantissimi gli hotel che organizzano feste di Capodanno per famiglie con animazione per bambini e attività speciali per coinvolgere anche gli ospiti più piccini. Così ad esempio all’Hotel Parchi del Garda, a pochi metri dal Lago di Garda e dall’area di divertimento senza limiti offerta dai parchi tematici vi aspetta un mega party con musica e per i più piccoli (4-12 anni) cena e animazione dedicata.
Anche le colline dell’Umbria sono un’ottima destinazione per una festa di fine anno tra leccornie, mercatini e meravigliose passeggiate tra i borghi. Valle di Assisi Hotel & Spa Resort propone 3 notti in camera family con mezza pensione, Cenone e ingresso alla Baby SPA con piscina riscaldata a partire da 384 euro a persona.
In Puglia vi aspetta invece un tuffo negli anni ’80 con il Capodanno di Riva Marina Resort dal titolo “Back to 80’S“: cenone con musica dal vivo, quiz e giochi a premi… un modo divertente per rivivere gli anni della nostra infanzia (e adolescenza); i bambini intanto partecipano a un mini Veglione con attività del miniclub, cena e film. Il primo dell’anno poi non perdete la proiezione dei mitici cartoni animati giapponesi (ufficialmente dedicata ai bambini, ma chi saprà resistere?). A partire da 198 euro a persona (e sconti fino al 75% per i bimbi).
Se è la montagna la vostra destinazione preferita per il Capodanno vi segnaliamo il pacchetto dell’Hotel Nudelbacher in Carinzia che prevede 5 o 7 notti in mezza pensione con bambini gratis fino a 5 anni, affascinante gita in battello sul lago Wörthersee tutto illuminato, Cenone e lancio delle lanterne dei desideri.

 



 

 

 

giovedì 14 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - CATANIA E SIRACUSA

Weekend a Catania e Siracusa: scoprire le città a Natale e Capodanno

Le grida del mercato del pesce. I colori e i sapori dei piatti delle feste. I dolci della tradizione. Da Catania e Siracusa, un itinerario goloso tra bancarelle, botteghe, trattorie. Aspettando il brindisi di mezzanotte

 

A due passi dal Duomo di Catania c’è la Pescheria, che con i suoi banchi e le grida dei venditori ricorda i suq arabi. A fianco di via Etnea ci si perde nella Fera ‘o luni (fiera del lunedì, anche se ormai si tiene ogni giorno), tra bancarelle di frutta e verdura, anche cotta sui microbracieri di arrusti e mancia (cuoci e mangia). Saranno in molti a scendere fra Catania e Siracusa per Natale, Capodanno o per il ponte dell’Immacolata. Attirati da due città facilmente raggiungibili in aereo, vicine, ben collegate tra loro. Ricche di arte, di storia. E di mercati.

NATALE E CAPODANNO A CATANIA: I PIATTI DELLE FESTE E L’APPUNTAMENTO IN PIAZZA

A Catania la Vigilia è segnata dalla scacciata, pasta di pane farcita con tuma (formaggio fresco) e acciughe o, versione vegetariana, con broccoli e olive. Ottima all’Antica Friggitoria Stella. Tra i dolci natalizi ecco i cuddureddi, ciambelline di vino cotto, mandorle, cannella, spezie e canditi d’arance, che un tempo uscivano solo dai conventi di clausura e, oggi, si trovano in tutte le pasticcerie catanesi, da Spinella a I dolci di Nonna Vincenza. Il 31 non può mancare il baccalà alla ghiotta (baccalà, patate, olive, capperi, uva passa, cipolla e conserva di pomodorini), direttamente dai ricettari delle nonne. Si trova in decine di varianti. Da QQUcinaQui lo fanno con uva sultanina di Pantelleria e Capperi di Salina.
Lo struscio è su via Vittorio Emanuele II e via Etnea, con i palazzi barocchi, alcuni trasformati in alberghi di charme, come l’UNA Palace. Le luminarie di piazza Duomo – salotto buono della città con il bollino Unesco – rivelano la sontuosità barocca di Palazzo del Municipio, dell’ex Seminario e della Cattedrale. Qui, sotto l’obelisco che si erge sulla groppa di un elefante in pietra lavica, si tiene il concertone di San Silvestro (il programma definitivo sul sito comune.catania.it o al numero verde 800.84.10.42).
Un classico, ma i catanesi guardano anche lontano. La Fondazione Puglisi Cosentino (via Vittorio Emanuele II 122) e la Fondazione Brodbeck, in un ex complesso industriale di via Gramignani, dettano la linea creativa in città, con le loro mostre d’arte moderna e contemporanea.
Anche la cucina mescola piatti carichi di storia e nuove proposte creative, assaggi etnici e tapas. Un indirizzo per tutti? Fud Off, a due passi da via Etnea.

NATALE E CAPODANNO A SIRACUSA: COSA MANGIARE E DOVE FESTEGGIARE

A Siracusa, a meno di un’ora d’auto, l’eclettismo architettonico è sovrano: le colonne doriche diventano pilastri di una cattedrale cristiana e le bifore gotiche convivono con ridondanti svolazzi rococò. Il cuore storico della città batte a Ortigia, isola-quartiere che ostenta memorabilia greche (come il Tempio di Apollo e le colonne del Tempio di Minerva), fortificazioni medievali (il Castello Maniace, costruito da Federico II) e residenze barocche (Palazzo Beneventano del Bosco e Palazzo del Senato).
Le feste cominciano il 13 dicembre con Santa Lucia, patrona della città; Caravaggio la ricorda ne Il seppellimento di Santa Lucia, nella chiesa dedicata alla santa. In onore della martire siracusana si prepara la cuccìa, un dolce a base di chicchi di grano, ricotta, gocce di cioccolato e arance candite: da provare alla Pasticceria Artale. Immancabili poi, per le feste, ‘mpanata (focaccia ripiena di patate, ricotta, spinaci, pomodoro, salsiccia…), pizzolo (grosso raviolo fritto con acciughe e tuma), pesce alla matalotta (in una salsina di cipolle, olive, capperi e pomodoro) e coniglio alla stemperata (in un soffritto di verdure e aceto). Si finisce col torrone di giuggiulena, con semi di sesamo.
A Ortigia, il ristorante Don Camillo è perfetto per provare questi sapori. Vicino a piazza Duomo c’è Monzù, locale polifunzionale, con ristorante e bottega di prodotti tipici. E per chi vuole rivivere le atmosfere de Il Gattopardo, tra i vicoli si nasconde il Caportigia Boutique Hotel. Break culturale con la mostra sull’Antico Egitto alla Galleria Montevergini con i sarcofagi di Deir el-Bahari. Poi, tutti in piazza Duomo, la notte di San Silvestro, con dj set, mortaretti e jochi di focu.

UN BRINDISI CON LE BOLLICINE DALL’ETNA

L’Etna è diventato una specie di Napa Valley della Sicilia Orientale, dove minuscole aziende vinicole, enoteche, produttori d’assalto e vignaioli supertitolati hanno rivitalizzato il territorio. A Milo (Ct), Salvo Foti ha ristrutturato un antico palmento e organizza degustazioni dei suoi vini prodotti con uve autoctone come il Nerello Mascalese, il Carricante e il Grecanico. Insospettabile, soprattutto, la produzione di bollicine: i Metodo Classico dell’Etna (prodotti cioè con il méthode champenoise) sono diventati una specialità della zona. Provare per credere il Brut delle Cantine Planeta, da uve Carricante, e il Murgo Brut un “blanc de noir” da Nerello Mascalese, che nasce nella Tenuta San Michele.



 

martedì 12 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - NEVE IN BASILICATA

Sulla neve in Basilicata: ciaspole, fondo e scialpinismo sul Pollino

Il Massiccio del Pollino, con cime oltre i 2.000 metri, svetta su una regione selvaggia, con pianori ideali per ciaspolate e sci da fondo, pendii perfetti per lo scialpinismo, sorgenti preziose. E i sapori della cucina lucana 



Atmosfere nordiche al Sud. Sul Pollino, il massiccio con le vette più alte dell’intero arco appenninico meridionale. Coperto di foreste e pianori spesso innevati, dimora nel silenzio di lupi, grifoni, cervi, gatti selvatici. E di alberi dalle forme contorte modellate dal vento: i pini loricati, relitto dell’ultima glaciazione. Sono il simbolo di un Parco che con i suoi 192 mila ettari è il più esteso d’Italia e che dal 2015 fa parte parte della rete dei Geoparchi dell’Unesco.

Un angolo recondito, con borghi che si arrampicano sui pendii e paiono usciti da un libro di fiabe. Per lo sci, una manciata di chilometri di anelli per il fondo, un percorso più lungo per l’escursionismo, sentieri tra i boschi con le ciaspole, salite alle cime: quella del Pollino è l’altra neve, lontana dagli affollati caroselli della neve. Ma in armonia con gli ingredienti oggi ricercati dai turisti dei monti: natura, autenticità, relax, benessere. Questi elementi, individuati da Skipass Panorama Turismo – l’Osservatorio Italiano del turismo montano che traccia le tendenze del prossimo inverno – si traducono, da un lato, nella riscoperta delle piccole località montane, dall’altro nella scelta di solcare il paesaggio candido con le pelli di foca, le racchette e gli sci da fondo, attività in continuo aumento.

A dominare il paesaggio di questo mondo a parte, non toccato neppure da Basilicata Coast to Coast, il film (2010) che ha acceso i riflettori sulla terra lucana, sono le alte quote del Massiccio del Pollino. I 2.267 metri di Serra Dolcedorme, che ricorda nel nome la forma di un gigante in sonno, con i capelli buttati all’indietro e i piedi nascosti, i 2.248 del Monte Pollino, così chiamato da Apollo, dio del sole, della luce e della salute, e i poco più bassi Serra del Prete (2.181), Serra delle Ciavole (2.127), Serra di Crispo (2.053). Si raggiungono, con le racchette da neve o lo scialpinismo, in escursioni di uno o più giorni, dal Colle dell’Impiso, da Piano Pedarreto, da Piano Ruggio, da Lago Duglia. Sono uscite impegnative, ma ricompensate dalla natura selvaggia e da possibili, fortunati, incontri con il lupo: qui l’animale non è mai scomparso. Anzi, è riuscito a riprodursi e a colonizzare le aree dell’Appennino italiano in cui mancava.
Sono selvatici e spettacolari anche i 22 chilometri per il fondo escursionistico tra Piano Ruggio e Valle Malvento, a quota 1.500 metri. Si ritorna alla civiltà nella vicina Viggianello, uno dei Borghi Più Belli d’Italia: l’abitato, appeso a strapiombo su un costone del Monte Serra, è dominato dalla possente sagoma del cinquecentesco Castello dei Principi di Sanseverino. Questo territorio vanta anche due Dop: la Melanzana Rossa di Rotonda e il Fagiolo Poverello Bianco di Rotonda. La prima ha forma tondeggiante simile a un pomodoro e arriva a pesare fino a 200 grammi; fu importata dall’Africa all’inizio del XX secolo. Durante il periodo del colonialismo, infatti, molte famiglie di Rotonda si trasferirono nei nuovi territori conquistati dal regime fascista per trovare lavoro.

 
A una ventina di minuti d’auto da Rotonda, dove ha sede l’Ente Parco, si fila con le lamine strette sui due chilometri e mezzo dell’anello da fondo di Piano Pedarreto. È quasi ai confini con la Calabria, a Piano Giumenta, l’anello di fondo di Terranova. Immerso in un contesto naturale di grande suggestione, a 1.500 metri di altitudine, accoglie esperti e principianti, che qui, dalla primavera all’autunno possono dedicarsi anche al Nordic Walking.

E infine cosa c’è di meglio dell’acqua calda per dimenticare le tensioni muscolari? Le Terme Lucane, a Latronico, sfruttano sorgenti che sgorgano a 750 metri di quota: si tratta di acque bicarbonato solfato calcica e bicarbonato calcica solfurea, le cui proprietà erano note fin dalla preistoria.

 

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mercoledì 6 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - ALPE CIMBRA

Alpe Cimbra: emozioni sulla neve a 360 gradi

Sci, sleddog, ciaspole, cucina stellata e Spa a due passi dalle piste. Tante novità e per un weekend memorabile

 

È un’altra montagna, quella dell’Alpe Cimbra, già imbiancata e con piste aperte dal 2 dicembre. Una montagna da vivere sugli sci, ora che, finalmente, la neve è arrivata, ma da scoprire anche fuori dalle piste di discesa, grazie alle molte novità che interessano lo splendido pianoro alpino raggiungibile dai paesi di Lavarone, Folgaria e Luserna. Una montagna adatta a tutti: sportivi (anche disabili, che sciano su carrozzelle con gli sci), mamme, gourmet, amanti del benessere. Per una vacanza a 360 gradi.

L’ALASKA, A DUE PASSI DA CASA

La nuova capitale italiana dello sleddog è in Trentino, sull’Alpe Cimbra, a Millegrobbe, dove il Centro Fondo ha di recente ottenuto il riconoscimento Centro Nazionale Federale Fimms: quest’anno si svolgeranno gli europei, di media e lunga distanza, con una previsione di almeno 600 presenze. Non solo sci, quindi, ma avventure da Grande Nord. Correre sulle piste dedicate alla corsa trainati da cani siberiani è come entrare in un racconto di Jack London perché i percorsi sono davvero lunghi e si sviluppano tra i boschi e nel silenzio ovattato del pianoro, sotto il sole o in notturna, quando splende la luna. Basta un’ora di pratica per apprezzare lo sleddog (dagli 8 anni in su, i bambini più piccoli vengono trasportati dall’istruttore), ma il bello è che, sull’Alpe Cimbra, si può correre con i cani anche per un intero weekend; partecipare all’Extrapolar, entusiasmante esperienza polare, di due giorni, con pernottamento in tenda e, i più esperti, partecipare ai programmi di due settimane di formazione per musher, i conduttori professionisti di cani da slitta. I bambini? Per loro c’è il programma My first Mush (info qui e prenotazioni, cell. 333.3202305).

DIVERTIMENTO VERO PER PICCOLI E GRANDI

Il comprensorio Alpe Cimbra, Folgaria, Lavarone, Lucerna (parte dello Skirama Dolomiti Adamello Brenta) è il paradiso dei bambini anche se, nei 104 chilometri di piste, larghe, non troppo impegnative e tutte collegate tra loro (c’è lo skibus, gratuito), non mancano soddisfazioni per gambe più allenate. Dove? Lungo la Francolini, in mezzo al bosco e, a Fondo Grande, la rossa Salizzona, molto agonistica (fino alla S sotto la seggiovia è impegnativa e a tratti in contropendenza), set, due anni fa, della Coppa Europa. Oppure sulla nera Martinella di Serrada, che spunta dietro alla chiesetta a due passi dagli impianti di risalita. “L’innevamento programmato, poi, nel comprensorio, è all’avanguardia”, spiega Federica Marzari, maestra di sci. “Qui partiamo da un’altezza di 1.150 metri e arriviamo ai 1.850, quindi, per noi, era una necessità. Negli ultimi tre inverni la neve naturale è scarseggiata e gli altri comprensori hanno avuto qualche difficoltà, noi invece abbiamo aperto il 28 novembre tutte le piste registrando addirittura un +10% di presenze! Inoltre ci troviamo nelle prealpi, zona di prato, e non abbiamo i roccioni che si trovano a 2.500 metri di altitudine. Innevare, quindi, è molto più facile!”.
Una montagna da vivere a 360 gradi. Oltre lo sci, si praticano bellissime ciaspolate panoramiche, partecipando, volendo, ad eventi ad hoc. Come la Ciaspomagna Cimbra (quest’anno il 20 gennaio, alle 18), la ciaspolata enogastronomica di 6 km che si sviluppa in 4 tappe a Millegrobbe, al tramonto. La luce della luna, le fiaccole, il silenzio dei boschi coperti da una coltre di neve e la degustazione delle prelibatezze dell’Alpe Cimbra: il goulash, il Tonco de pontesel, il brulè… Il tutto accompagnato da musica itinerante lungo il percorso, che può essere percorso anche con sci di fondo o fat bike. Nell’era del boom delle bici grasse, che permettono di pedalare senza sprofondare, anche i bambini possono provare l’ebrezza di galleggiare sulla neve con le bike strider, mini-bici senza pedali e con piccoli sci sotto le ruote, da usare sulla pista dedicata a Passo Coe, tra Folgaria e Lavarone, servita da un tapis-roulant per la risalita. Il comprensorio sembra un gigantesco parco giochi sulla neve: la Strider Adventure Zone è un’area attrezzata con salti, giochi e ostacoli, e, in località Bertoldi a Lavarone, vere e proprie slittinovie, che servono facili piste dedicate.

RELAX ALPINO

Per i piccoli il divertimento continua con il programma Family Emotion dei Family Hotel della località: un calendario di attività giornaliere che coniuga alle esperienze sugli sci altre avventure per i piccoli esploratori, come escursioni con le racchette da neve, fiaccolate in notturna, tour con il gatto delle nevi e passeggiate alla luce delle lanterne nel bosco. Ma è al Blu Hotel Natura & Spa, a due passi dal centro di Folgaria, raggiungibile in 5 minuti di passeggiata e vicino agli impianti di risalita, che le coppie e i piccoli gruppi di amici troveranno grandi soddisfazioni. Realizzato interamente in legno con pannelli fotovoltaici e un’architettura che rispetta i principi della bioarchitettura, propone vacanze-benessere grazie alla Spa con sauna a infrarossi, bio sauna, sauna finlandese, bagno turco e zona relax con angolo tisane, e una bella piscina interna, attrezzata con lettini e area idromassaggio, che esce all’esterno. Le camere? Solo 39, per assicurare il massimo delle attenzioni, tutte dotate di un moderno  sistema di domotica. Alcune hanno persino dei tronchi d’albero racchiusi in una vetrina, per far entrare la natura anche all’interno. E la 311 ha il letto tondo, con vista su Folgaria; mentre la 402, di 80 metri quadri, una terrazza panoramicissima che si sviluppa lungo il perimetro della stanza. I prezzi, in mezza pensione, vanno da 200 a 350 euro, a seconda della stagionalità, ma il menu dei pacchetti è variegato, da quelli dedicati al wellenss (l’olistico, per esempio, comprende 2 notti in mezza pensione con ingresso alla Spa, 1 massaggio ayurvedico, uno hotstone e un idromassaggio a partire da 244 euro a persona) a quelli pensati per le famiglie e le coppie. Per terminare la giornata nel migliore dei modi ci si dedica alla raffinata cucina del ristorante interno, che propone piatti della tradizione elaborati con estro e grande attenzione al look: canederli con la zucca, filetto di manzo, dolci che sembrano piccole opere d’arte.

LA STELLA DI FOLGARIA

Ha inaugurato  l’1 dicembre con una serie di finger food mediterranei, ma per l’apertura de La Stube del John (8 dicembre), a Folgaria, in via Colpi 52, lo stellato Paolo Cappuccio, talentuoso chef napoletano, ha pensato a un menu che unisse l’Alpe Cimbra al Mediterraneo: carne trentina biologica, per lo più, ma anche pesce e crostacei, con la consueta attenzione al benessere e ai nutrienti che contraddistingue la sua cucina. “Fibra, vitamine, meno grassi e calorie ma più gusto”, racconta. “La cottura è a bassa temperatura e il menu varia ogni mese: 5 antipasti, 5 primi e 5 secondi. Più che un piatto particolare, a Folgaria porto la mia filosofia di cucina. Tanta tecnica e tanta qualità, come per la carne, cotta sempre sotto vuoto e frollata con sale di Cervia, molto iodato, così da perdere quel tipico sapore di carne frollata che sa di selvatico. O la pasta, fatta in casa, recuperando grani antichi”. La Stube del John (il nome deriva dal fatto che Giovanni Bennati, il fondatore dello storico John Caffè all’interno del quale si trova il ristorante, veniva chiamato John dai militari americani della base vicino a Folgaria) ha solo 20 coperti e una bella cucina a vista, per vedere come “il folle nomade gourmet”, come ama definirsi Cappuccio, prepara i suoi piatti mediterranei d’alta quota.  “Mi piace scoprire, conoscere, confrontarmi e stupire, per questo creo continuamente situazioni che mi permettano di venire a contatto con qualcosa di nuovo. Sono un eterno curioso, adoro imparare e meravigliarmi di fronte a tutto ciò che ancora non conosco, umile ma determinato con il giusto compromesso di follia che non guasta mai…”. Nuovi progetti? “A marzo aprirò, in via Bagutta, anche a Milano. Per il momento non posso svelare di più”. Per il tè delle cinque (o per la prima colazione) niente di meglio dei macaron del John Caffè: un mare di coloratissime pastiglie preparate a regola d’arte. E per portarsi a casa tutto il buono della natura, a Costa, subito sopra Folgaria, c’è Maso Engher. Vende formaggi e insaccati di produzione, a cominciare dal Vezzena, formaggio di vecchia tradizione, tipico della zona Alpe Cimbra (è semigrasso e ha una pasta granulosa giallognola, mentre il sapore è vagamente amarognolo). Da acquistare più o meno stagionato (ottimo lo stravecchio).

 

lunedì 4 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - SANTA MARIA MAGGIORE

Santa Maria Maggiore: sul treno tra i boschi incantati, nella “valle dei pittori”

 

Tutto il fascino silenzioso della Valle Vigezzo. Da scoprire a bordo di un treno panoramico. Un viaggio lento attraverso borghi affrescati, cascate ghiacciate, ponti di pietra. E tante soste golose

Un silenzio lungo 52 chilometri, fra boschi e pascoli innevati. Un viaggio lento che tocca 83 ponti e attraversa 31 gallerie: cascate ghiacciate, borghi fiabeschi di pietra e orridi sbucano dai finestrini del treno panoramico della Ferrovia Vigezzina-Centovalli. Si parte da Domodossola, cittadina che deve la sua fortuna al traforo del Sempione, aperto nel 1906 (ma gli stemmi sulle case padronali e gli eleganti portici quattrocenteschi di piazza Mercato evocano un’opulenza ben più antica), e si arriva a Locarno, dove il lago Maggiore ha i colori della Svizzera. In mezzo, salite, tornanti ferrati e passaggi su ponti di pietra a strapiombo. Di tutto il percorso (due ore circa), poco più di 32 chilometri sono in territorio italiano.

Stazione dopo stazione, la Valle Vigezzo svela paesaggi e sapori. Alla fermata di Masera si assaggiano la mortadella stellina, il salame stup e il tonno di maiale; a Coimo ci si ferma per il pane nero con farina di segale, spesso arricchito da noci e uvetta. All’altezza di Trontano si attraversano i vigneti di Prünent, vitigno autoctono tra i più antichi d’Italia, le cui origini si perdono in una pergamena del 1309.

Queste montagne raccontano storie di eretici (nella frazione di Creggio il treno sfiora la torre medievale di Fra Dolcino), contrabbandieri, partigiani. E artisti. La Valle Vigezzo è famosa infatti come “la valle dei pittori”, oltre che “del tempo dipinto”, per le 113 meridiane che decorano chiese e palazzi: il divisionista Carlo Fornara è nato qui e, con lui, tanti ritrattisti e paesaggisti hanno animato, da fine Ottocento, la scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, a Santa Maria Maggiore. Ѐ il centro principale, nonché la stazione più alta (836 metri) della ferrovia. Tra le facciate interamente affrescate del borgo e le sagome in ferro degli spazzacamini sui tetti, ci si rilassa con merende d’altri tempi: la torta panelatte, la fiacia, una sorta di sbrisolona al limone, gli stinchett, sottili sfoglie cotte su una piastra di ferro rovente. Si fanno acquisti golosi alla Latteria Vigezzina (tome e formaggio Spazzacamino) e ci si spinge a piedi fino alla frazione di Crana, dove stagiona il Prosciutto montano vigezzino, affumicato al ginepro.

Ritmi lenti anche sulla neve: silenzio assoluto e natura immacolata accompagnano le ciaspolate e i percorsi lungo l’anello di fondo che attraversa la valle. Alle piste da discesa della Piana si sale, invece, da Prestinone, frazione di Craveggia, con una cabinovia: il modo migliore per ammirare dall’alto i tipici tetti di beole, sovrastati dagli alti camini in pietra, che fanno del borgo il vanto architettonico della valle, e che scompaiono alla vista uno dopo l’altro. Poco male. Una volta arrivati in quota, a 1.726 metri, l’occhio viene subito rapito da un’altra quinta teatrale: l’intero orizzonte delle Alpi Lepontine.

 

 

domenica 3 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - IDEE CAPODANNO 2018

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venerdì 1 dicembre 2017

PARTIRIPARTI - NATALE IN EUROPA

Natale in Europa

La vostra agenzia viaggi Partiriparti vi consiglia alcune mete in giro per l'europa dove potrete trascorrere le festività natalizie!

Bruges, Belgio

Nella città belga di Bruges il Natale può essere un'esperienza unica: girovagare per le sue strade medievali e i suoi canali basta a trasformare una semplice passeggiata in un viaggio nel tempo. Dalla cima di Belfry, la torre che si affaccia sulla Piazza del Mercato, potrete godere della vista di uno dei più bei mercatini natalizi. Una volta scesi i suoi 366 scalini vi aspettano oltre 55 negozi di cioccolato e, per i più intellettuali, anche il museo "Choco Story" dedicato interamente al cacao e alle sue dolcezze. Una meta che merita attenzione in ogni periodo dell'anno, ma a dicembre diventa tappa imperdibile. Che aspettate?

Delft, Paesi Bassi

Nella città di Vermeer, a cui è dedicato un intero museo, il Vermeer Centrum Delft, i mercati sono all'ordine del giorno: oltre a quello di Brabantse Turfmarkt dedicato ai fiori, fino al 13 ottobre vi aspettano il famoso mercato dell'antiquariato e il Book Market dove ogni giovedì e sabato i turisti vanno a caccia di qualche affare. Nel periodo natalizio la città si anima di mercatini a tema, dove poter gustare le specialità locali. Immancabile una visita alla Royal Delft, la fabbrica delle ceramiche blu famose in tutto il

North Shields, Inghilterra

La terra della regina Elisabetta II e dei Beatles riserva numerose sorprese per quanto riguarda il Natale: a North Shields, un paese di poco più di diecimila abitanti, in dicembre si svolge il Victorian Market. Da vent'anni questo tradizionale mercatino trasforma l'intero paese in una pagina di Dickens: tra dolciumi tipici, cori natalizi e costumi tradizionali vi sembrerà di aver viaggiato nel tempo e di essere approdati nell'Inghilterra vittoriana.
mondo.

Salisburgo, Austria

La città natale di Mozart è una delle mete irrinunciabili per chi ama il Natale e la sua atmosfera. Sotto un manto innevato, dal 17 novembre al 26 dicembre nella Domplatz e nella Residenzplatz si svolge il Salzburg Christmas Market dove troverete di tutto, dai giochi fatti a mano ai biscotti speziati, dalle candele al punch caldo. Nella patria della musica, sfondo del celebre film Tutti insieme appassionatamente, non potevano mancare cori e concerti: dai canti dell'Avvento, alle messe all'aperto. Andate ad ascoltare!


St. Gallen, Svizzera

Cosa c'è di meglio nel periodo natalizio che passeggiare in una cittadina e godersi le luci della festa? Nel centro medievale di St.Gallen, nella bella Svizzera, rinomato per i suoi ricami e i suoi merletti, la prima domenica d'Avvento c'è un evento unico: l'albero di Natale davanti all'abbazia di San Gallo si accende e illumina il centro storico e i suoi mercatini. Tappa obbligata!


Arras, Francia

Nel cuore della città di Arras, nella splendida piazza barocca Grand Place ogni anno dalla fine di novembre fino al 30 dicembre, oltre 100 espositori si riuniscono per dar vita al frizzantissimo "Village de Noel": tra giostre, regalini dell'Avvento e piste di pattinaggio vi sentirete immersi nella più magica e romantica delle atmosfere natalizie.