Alpe Cimbra: emozioni sulla neve a 360 gradi
Sci, sleddog, ciaspole, cucina stellata e Spa a due passi dalle piste. Tante novità e per un weekend memorabile
È un’altra montagna, quella dell’
Alpe Cimbra, già imbiancata e con
piste aperte dal 2 dicembre. Una montagna da vivere sugli
sci, ora che, finalmente, la neve è arrivata, ma da scoprire anche fuori dalle piste di discesa, grazie alle
molte novità che interessano lo splendido pianoro alpino raggiungibile dai paesi di
Lavarone,
Folgaria e
Luserna.
Una montagna adatta a tutti: sportivi (anche disabili, che sciano su
carrozzelle con gli sci), mamme, gourmet, amanti del benessere.
Per una vacanza a 360 gradi.
L’ALASKA, A DUE PASSI DA CASA
La nuova capitale italiana dello sleddog è in Trentino, sull’Alpe Cimbra,
a Millegrobbe,
dove il Centro Fondo ha di recente ottenuto il riconoscimento Centro
Nazionale Federale Fimms: quest’anno si svolgeranno gli europei, di
media e lunga distanza, con una previsione di almeno 600 presenze. Non
solo sci, quindi, ma avventure da Grande Nord.
Correre sulle piste dedicate alla corsa trainati da cani siberiani è come entrare in un racconto di Jack London perché i
percorsi sono davvero lunghi e si sviluppano tra i boschi e nel silenzio ovattato del pianoro, sotto il sole o in notturna, quando splende la luna.
Basta un’ora di pratica per apprezzare lo sleddog (dagli 8 anni in su, i bambini più piccoli vengono trasportati dall’istruttore), ma il bello è che, sull’Alpe Cimbra,
si può correre con i cani anche per un intero weekend; partecipare all’
Extrapolar, entusiasmante esperienza polare, di due giorni, con pernottamento in tenda e, i più esperti, partecipare ai
programmi di due settimane di formazione per musher, i conduttori professionisti di cani da slitta. I bambini? Per loro c’è il programma My first Mush (info
qui e prenotazioni, cell. 333.3202305).
DIVERTIMENTO VERO PER PICCOLI E GRANDI
Il
comprensorio Alpe Cimbra, Folgaria, Lavarone, Lucerna (parte dello Skirama Dolomiti Adamello Brenta) è il paradiso dei bambini anche se, nei
104 chilometri di piste, larghe, non troppo impegnative e tutte collegate tra loro (c’è lo skibus, gratuito), non mancano soddisfazioni
per gambe più allenate. Dove? Lungo la
Francolini, in mezzo al bosco e, a Fondo Grande, la rossa
Salizzona,
molto agonistica (fino alla S sotto la seggiovia è impegnativa e a
tratti in contropendenza), set, due anni fa, della Coppa Europa. Oppure
sulla nera
Martinella di Serrada, che spunta dietro alla chiesetta a due passi dagli impianti di risalita. “
L’innevamento programmato, poi, nel comprensorio, è all’avanguardia”,
spiega Federica Marzari, maestra di sci. “Qui partiamo da un’altezza di
1.150 metri e arriviamo ai 1.850, quindi, per noi, era una necessità.
Negli ultimi tre inverni la neve naturale è scarseggiata e gli altri
comprensori hanno avuto qualche difficoltà, noi invece abbiamo aperto il
28 novembre tutte le piste
registrando addirittura un +10% di presenze!
Inoltre ci troviamo nelle prealpi, zona di prato, e non abbiamo i
roccioni che si trovano a 2.500 metri di altitudine. Innevare, quindi, è
molto più facile!”.
Una montagna da vivere a 360 gradi. Oltre lo sci, si praticano bellissime
ciaspolate panoramiche, partecipando, volendo, ad eventi ad hoc. Come la
Ciaspomagna Cimbra
(quest’anno il 20 gennaio, alle 18), la ciaspolata enogastronomica di 6
km che si sviluppa in 4 tappe a Millegrobbe, al tramonto.
La
luce della luna, le fiaccole, il silenzio dei boschi coperti da una
coltre di neve e la degustazione delle prelibatezze dell’Alpe Cimbra:
il goulash, il Tonco de pontesel, il brulè… Il tutto accompagnato da
musica itinerante lungo il percorso, che può essere percorso anche con
sci di fondo o fat bike.
Nell’era del boom delle bici grasse, che permettono di pedalare senza sprofondare, anche i bambini possono provare l’ebrezza di galleggiare sulla neve con le
bike strider, mini-bici senza pedali e con piccoli sci sotto le ruote,
da usare sulla pista dedicata a Passo Coe, tra Folgaria e Lavarone,
servita da un tapis-roulant per la risalita. Il comprensorio sembra un
gigantesco parco giochi sulla neve: la
Strider Adventure Zone è un’area attrezzata con salti, giochi e ostacoli, e, in località Bertoldi a Lavarone, vere e proprie
slittinovie, che servono facili piste dedicate.
RELAX ALPINO
Per i piccoli il divertimento continua con il programma Family Emotion
dei Family Hotel della località: un calendario di attività giornaliere
che coniuga alle esperienze sugli sci altre avventure per i piccoli
esploratori, come escursioni con le racchette da neve, fiaccolate in
notturna, tour con il gatto delle nevi e passeggiate alla luce delle
lanterne nel bosco. Ma è al
Blu Hotel Natura & Spa, a due passi dal centro di
Folgaria, raggiungibile in 5 minuti di passeggiata e vicino agli impianti di risalita, che le coppie e i piccoli gruppi di amici troveranno grandi soddisfazioni. R
ealizzato interamente in legno con pannelli fotovoltaici e un’architettura che rispetta i principi della bioarchitettura, propone vacanze-benessere grazie alla
Spa con sauna a infrarossi, bio sauna, sauna finlandese, bagno turco e zona relax con angolo tisane, e una
bella piscina interna, attrezzata con lettini e area idromassaggio, che esce all’esterno. Le camere?
Solo 39, per assicurare il massimo delle attenzioni,
tutte dotate di un moderno sistema di domotica. Alcune hanno persino
dei tronchi d’albero racchiusi in una vetrina, per far entrare la natura
anche all’interno. E
la 311 ha il letto tondo, con vista su Folgaria; mentre
la 402, di 80 metri quadri, una terrazza panoramicissima
che si sviluppa lungo il perimetro della stanza. I prezzi, in mezza
pensione, vanno da 200 a 350 euro, a seconda della stagionalità, ma il
menu dei
pacchetti è variegato, da quelli dedicati al
wellenss
(l’olistico, per esempio, comprende 2 notti in mezza pensione con
ingresso alla Spa, 1 massaggio ayurvedico, uno hotstone e un
idromassaggio a partire da 244 euro a persona) a quelli pensati per le
famiglie e le
coppie. Per terminare la giornata nel migliore dei modi ci si dedica alla
raffinata cucina del ristorante interno,
che propone piatti della tradizione elaborati con estro e grande
attenzione al look: canederli con la zucca, filetto di manzo, dolci che
sembrano piccole opere d’arte.
LA STELLA DI FOLGARIA
Ha inaugurato l’1 dicembre con una serie di finger food mediterranei, ma per l’apertura de
La Stube del John (8 dicembre), a Folgaria, in via Colpi 52,
lo stellato Paolo Cappuccio, talentuoso chef napoletano, ha pensato a un menu che unisse l’Alpe Cimbra al Mediterraneo:
carne trentina biologica, per lo più, ma anche pesce e crostacei, con la consueta attenzione al benessere e ai nutrienti che contraddistingue la sua cucina. “
Fibra, vitamine, meno grassi e calorie ma più gusto”,
racconta. “La cottura è a bassa temperatura e il menu varia ogni mese: 5
antipasti, 5 primi e 5 secondi. Più che un piatto particolare, a
Folgaria porto la mia filosofia di cucina.
Tanta tecnica e tanta qualità,
come per la carne, cotta sempre sotto vuoto e frollata con sale di
Cervia, molto iodato, così da perdere quel tipico sapore di carne
frollata che sa di selvatico. O la
pasta, fatta in casa, recuperando grani antichi”. La
Stube del John (il nome deriva dal fatto che Giovanni Bennati, il fondatore dello storico
John Caffè
all’interno del quale si trova il ristorante, veniva chiamato John dai
militari americani della base vicino a Folgaria) ha solo 20 coperti e
una bella cucina a vista, per vedere come “il folle nomade gourmet”,
come ama definirsi Cappuccio, prepara i suoi piatti mediterranei d’alta
quota. “Mi piace scoprire, conoscere, confrontarmi e stupire, per
questo creo continuamente situazioni che mi permettano di venire a
contatto con qualcosa di nuovo. Sono un eterno curioso, adoro imparare e
meravigliarmi di fronte a tutto ciò che ancora non conosco, umile ma
determinato con il giusto compromesso di follia che non guasta mai…”.
Nuovi progetti? “A marzo aprirò, in via Bagutta, anche a Milano. Per il
momento non posso svelare di più”. Per il tè delle cinque (o per la
prima colazione) niente di meglio dei
macaron del John Caffè: un mare di coloratissime pastiglie preparate a regola d’arte. E per portarsi a casa tutto il buono della natura, a Costa, subito sopra Folgaria, c’è
Maso Engher. Vende formaggi e insaccati di produzione, a cominciare dal
Vezzena,
formaggio di vecchia tradizione, tipico della zona Alpe Cimbra (è
semigrasso e ha una pasta granulosa giallognola, mentre il sapore è
vagamente amarognolo). Da acquistare più o meno stagionato (ottimo lo
stravecchio).